Sono stati effettuati da parte della Guardia costiera i lavori di ripristino ambientale del sito di Punta Scomunica, sull’Isola dell’Asinara. Lì era stato aperto un cantiere non autorizzato per l’installazione di un radar VTS (Vessel Traffic Service). Lo ha reso noto il Gruppo d’intervento giuridico insieme alla Lega per l’abolizione della caccia e all’associazione ambientalista Amici della terra. “Un momento positivo per l’ambiente e per la legalità”, ha commentato Stefano Deliperi.
L’operazione di ripristino ambientale era stata preannunciata dal Capitano di vascello Vincenzo Di Marco, comandante della Direzione marittima di Cagliari, nel corso di una riunione (24 aprile 2013) tenuta con le associazioni ecologiste (Amici della Terra, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus) in merito alle radicali modifiche del programma di radar VTS in alcuni siti costieri sardi.
L’ipotesi di Punta Scomunica era stata respinta formalmente dall’Ente Parco nazionale dell’Asinara, oltre che con la netta presa di posizione del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, in seguito ai ricorsi (30 dicembre 2011 e 12 agosto 2011) inoltrati dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra.