Artigianato, con i meravigliosi tappeti conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, agroalimentare, fatto di piccoli laboratori di eccellenza, e un patrimonio tradizionale tra i più ricchi e coinvolgenti del panorama sardo: un mix che trova la sua più importante vetrina in A Maimone, l’antico carnevale di Samugheo che ogni anno richiama migliaia di visitatori.
Domenica 16 febbraio, A Maimone celebra la sua 28esima edizione con una giornata ad alta intensità che si preannuncia ricca di emozioni, a cura dell’associazione culturale Mamutzones.
Samugheo si prepara ad accogliere le figure tradizionali del carnevale antico barbaricino: Boes e Merdules da Ottana, Sos Thurpos da Orotelli, Su Bundu da Orani, Sas Mascheras Limpias da Fonni, Sos Tumbarinos da Gavoi, Su Turcu di Ollolai, Sos Intintos, Sos Maimones e Sos Murronarzos da Olzai, Is Sonaggiaos e s’Urtzu da Ortueri, oltre alle maschere della tradizione samughese, I’ Mamutzones (si esibirà anche il gruppo dei bambini), S’Urtzu, Su Omadore, Su Tragacorgios e Su Carru ‘e Minchileo.
Alla sfilata, con inizio alle ore 16.00 e che si snoderà nelle vie principali del paese, da via Gramsci, alla centrale Piazza Sedda per concludersi nella Via Vittorio Emanuele, parteciperà, inoltre, per la prima volta anche la maschera del Pust di Rodda, una figura del carnevale tradizionale friulano, proveniente da Pulfero (Udine). Il Pust di Rodda simboleggia il risveglio della terra dopo il lungo sonno invernale. Un rito molto sentito e altrettanto spettacolare che per la prima volta sarà proposto a Samugheo nell’ambito di uno scambio culturale che vedrà l’associazione culturale Mamutzones partecipare il prossimo 22 febbraio alla rassegna friulana.