Sanzioni guerra in Ucraina: russo accusato di riciclaggio, è proprietario di un hotel vicino a Olbia

Su di lui pende un mandato di arresto internazionale. Si chiama Artem Uss ed è il figlio del magnate e governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk: il 40enne è stato arrestato a Malpensa il 20 ottobre mentre si stava imbarcando per Istanbul. Come riporta Il Corriere, è anche il proprietario dell’hotel a quattro stelle Don Diego, in Sardegna. Un angolo di paradiso a pochi chilometri da Olbia, di fronte all’Isola di Tavolara.

Su di Uss pendono 12 capi d’accusa: oltre a lui, altri quattro cittadini russi sono accusati di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. Secondo le accuse riportate dal Corriere, avrebbe ottenuto tecnologia militare da società statunitensi in cambio di milioni di barili di petrolio e riciclato decine di milioni di dollari per conto di oligarchi russi. Il Cremlino ha condannato l’accaduto, mentre Uss si trova ora nel carcere di Busto Arsizio a Milano.

Interessante come sia avvenuto l’acquisto dell’hotel sardo, ovvero tramite bonifico dal conto di una holding con sede a Cipro. Era l’aprile 2014, scrive Il Corriere, quando Uss rilevava il 38 per cento del Don Diego, e gestendone anche la parte amministrativa insieme a professionisti locali e a un’altra russa residente a Cipro, Alla Shamina. Il valore della compravendita, appena 3.800 euro, sembra nascondere altri tipi di accordi. Anche perché l’hotel dispone di 50 camere con un prezzo medio di 200 euro, piscina, campi da tennis e porticciolo privato. Grazie agli incentivi statali ha retto l’urto del Covid, ritornando subito nel 2021 a un fatturato intorno ai 2 milioni. La Sardegna, quindi, parrebbe sede di riciclo di denaro, in virtù, sembra, di passaggi non chiari tra holding estere e contrabbandi illegali.

L’immagine di copertina è presa dal sito ufficiale dell’hotel.

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