Johnny “lo zingaro” è stato arrestato. Ai poliziotti: “Sono fuggito per amore”

Il latitante Giuseppe Mastini, conosciuto come Johnny ‘lo zingaro’ e scappato dopo un permesso premio dal carcere di Sassari lo scorso 6 settembre, è stato rintracciato e arrestato dalla polizia in un casale nelle campagne di Taniga, tra Sassari e Sorso. Al momento dell’arresto era solo, disarmato e non ha opposto resistenza. “Sono fuggito per amore, si fugge sempre per amore. Volevo proseguire liberamente la mia relazione sentimentale. Ho fatto una grossa fesseria, lo so”. È quanto avrebbe ai poliziotti quando è stato arrestato.

Capelli biondo platino e sfumatura alta: così Giuseppe Mastini aveva tentato di rendersi irriconoscibile, ma gli uomini della Squadra mobile di Sassari, coadiuvati da quelli della scientifica e da alcuni agenti di polizia penitenziaria penitenziaria, l’hanno immediatamente riconosciuto. Si trovava all’interno di un immobile di campagna, utilizzato come deposito o per qualche spuntino, di proprietà di un sassarese con qualche piccolo precedente: Lorenzo Panei, 51 anni, ora in arresto con l’accusa di favoreggiamento. Si ipotizza che sia stato proprio lui a far sparire Johnny ‘lo zingaro’ poco dopo aver firmato in Questura alla fine del permesso premio, a poco più di un’ora dall’orario in cui era previsto il suo ingresso in carcere.

“È stata una indagine alla vecchia maniera, senza troppo ricorso alla tecnologia, ricostruendo il suo excursus per arrivare a stringere il cerchio intorno alle conoscenze e alle amicizie maturate in tanti anni di carcere ma anche di recente, nella comunità che frequentava durante i permessi”. Così Dario Mongiovì, dirigente della Squadra mobile di Sassari, racconta come si è arrivati in dieci giorni alla cattura, “un risultato prezioso – sottolinea – cui la polizia di Stato teneva particolarmente dati i suoi trascorsi. Eravamo certi che fosse ancora in Sardegna – dice il dirigente – ma è servito un lavoro molto complesso per individuare la zona in cui si nascondeva, dove oggi siamo andati a colpo sicuro”.

Agli uomini della Polizia è arrivato il ringraziamento, tramite un tweet, del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “È stato rintracciato e catturato grazie al lavoro congiunto svolto dal Nucleo Investigativo centrale della Polizia penitenziaria e dalla Polizia di Stato. A loro va il mio più sentito ringraziamento”.

LEGGI ANCHE: Sassari, è evaso “Johnny lo zingaro”. Bonafede invia gli ispettori a Bancali

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