Arbatax: l’avventura dello yacht voluto da Hitler, ora in mano alle banche

Dai cantieri navali danesi al piccolo porto sul Tirreno della Sardegna orientale. Potrebbe ripartire da Arbatax, in Ogliastra, l’avventura dello yacht commissionato da Hitler nel 1943 e legato, nel suo girovagare, proprio al nome del Führer. La notizia si legge in un dettagliato reportage pubblicato su La Nuova Sardegna di oggi. Il Buena Chica, questo è il nome attuale (e non se ne conosce l’originale) è uno yacht rompighiaccio, dotato di tecnologia particolarmente avanzate per il periodo in cui è stato costruito. Lungo 33 metri e largo 7 non è stato mai utilizzato da Hitler ma, appunto, secondo l’ipotesi più accreditata, voluto da lui in persona. Ma, di fatto, varato dopo la sua morte. Ora è in mano all’Unicredit leasing che l’ha portato nel 2014 in Sardegna proprio per un restauro con lo scopo di rimetterlo sul mercato. La vita dell’imbarcazione (come il nome) è cambiato più volte: negli anni ’70 era un charter in affitto per brevi traversate, prima ancora mezzo di lusso. Nel 2007 ha partecipato all’America’s Cup di Valencia, in Spagna, come barca d’appoggio del + 39 Challenge. Dietro la partecipazione ci sono intrecci politici (e di soldi) tra Nord e Sud: in particolare l’equipaggio italiano è sponsorizzato da un imprenditore molto vicino alla Lega,  Lorenzo Rizzardi, in qualità di armatore. Ha bandiere rose come la squadra del Palermo ma è finanziata con i fondi della Regione Sicilia, allora guidata da Totò Cuffaro: sul piatto ci sono 2,7 milioni di euro. E poi ancora ulteriori supporti delle banche e le garanzie della Fonsai di Ligresti.

La caduta. Da allora lo yacht è finito in un’asta fallimentare e venduta per appena 150mila euro. Non è valso nemmeno il nome di Hitler per piazzarlo meglio nel mercato dei nostalgici. E chissà che ora il rompighiaccio non sia destinato a un buen ritiro in mari tranquilli e temperati e vacanze formato famiglia. L’ennesima nuova vita del Buena Chica.

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