Apre la Scuola superiore di Sardegna: nuove aule e spazi dentro l’Università

La Scuola superiore di Sardegna ha una sede tutta sua. Voluta dal rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli e istituita nell’anno accademico 2019-2020, la scuola ha trovato posto al primo piano del palazzo centrale dell’Ateneo, in piazza Università, dove un tempo si trovava l’ex biblioteca universitaria. I tecnici hanno allestito i 188 metri quadri disponibili con arredi nuovi, ricavando in tutto 28 posti studio suddivisi in tre aule, un punto di accoglienza e un’area relax. La Scuola superiore è una novità assoluta per l’Isola ed è destinata a premiare con borse di studio studentesse e studenti meritevoli selezionati per frequentare corsi di laurea e laurea magistrale, anche a ciclo unico, e dottorati di ricerca. La selezione dei meritevoli è avvenuta il 25 settembre scorso.

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Anche le aule ‘Pampaloni’ e ‘Servazzi’ del dipartimento di Agraria in viale Italia sono state rinnovate e dotate di nuove sedute e piani ribaltabili, impianto di climatizzazione e di illuminazione, oltre che di un sistema oscurante. Entrambe le aule, ampie 195 metri quadri, vengono normalmente utilizzate per le lezioni del corso di Ingegneria informatica e contengono 148 posti ciascuna. Gli ammodernamenti effettuati rientrano nel progetto di didattica innovativa e avanzata che prevede diversi programmi di investimenti, tra cui appunto il programma Servizi di supporto alla didattica con il quale sono state finanziate queste azioni, gli student hub, le attrezzature informatiche. “Sono soddisfatto degli interventi – afferma il Rettore Carpinelli – in linea con il mio impegno per una migliore fruizione degli spazi didattici, che mettano davvero gli studenti al centro della vita universitaria. Per quanto riguarda la Scuola superiore di Sardegna, sono felice di poter accogliere da subito, nel cuore della nostra Università, i primi studenti e le prime studentesse meritevoli che hanno deciso di mettersi alla prova per intraprendere un percorso nuovo e stimolante”.

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