Dalla peste suina alla lingua blu, troppe emergenze, e la Coldiretti chiede subito una cabina di regia per il coordinamento per le malattie animali. Il primo atto della Giunta regionale deve essere quello di attivare tutte le procedure necessarie per risolvere i problemi. “Per la peste suina – ha denunciato Giambattista Cualbu, presidente Coldiretti – sono stati spesi 600 milioni negli ultimi 35 anni. Ma siamo ancora al momento di partenza. La blue tongue? Ci sono i rimborsi, vero. Ma la produzione di latte diminuisce”.
Coldiretti ha presentato, ad esempio, il caso di un allevamento: rispetto all’anno precedente si è passati da 7.403 a 3.647 litri a dicembre 2013 con un decremento del -44%. A gennaio è andata leggermente meglio ma sempre -36%. A febbraio -34%. “Stiamo parlando di Sardegna in quarantena – ha spiegato il direttore Luca Saba – perché le malattie, anche come tipologie, si stanno moltiplicando. In alcuni casi ci sono proprio i sigilli agli allevamenti. Sottolineiamo che spesso c’è qualche problema nella catena di comando fra Ministero e Assessorati: vogliamo delle regole chiare e che si parli la stessa lingua. Se non abbiamo le professionalità ci dobbiamo rivolgere a persone adatte a risolvere questa emergenza”.
Gli allevatori rivendicano maggiori controlli anche sulle bestie in entrata in Sardegna. “Siamo sottoposti a mille verifiche per gli animali in uscita – ha detto Cualbu – stiamo attenti anche a quello che arriva”. Preoccupazione per i tempi della vaccinazione blue tongue: “Alcune Asl – ha precisato Cualbu – hanno iniziato. Ma è opportuno fare molto in fretta per evitare problemi”. Solo per la lingua blu – sottolinea Coldiretti – i danni nel 2013 sono arrivati a 40 milioni di euro. L’ultima emergenza si chiama agalassia, con nuovi casi nel Nuorese.