Sigilli alla casa di riposo per anziani “Residenza famiglia”, di via Aosta a Nuoro. Questa mattina la Polizia ha eseguito il sequestro preventivo della struttura integrata per anziani, disposto dal Gip di Nuoro su richiesta della Procura della Repubblica. Gli uomini della Squadra mobile, diretta dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro, hanno messo i sigilli alla casa di riposo al termine di un’indagine durata un anno – coordinata dal pm Giorgio Bocciarelli – partita a seguito di alcune segnalazioni di gravi fatti denunciati dai parenti degli anziani che erano stati ospiti della struttura.
I reati ipotizzati dagli investigatori sono, per il momento, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci, somministrazione di medicinali scaduti, esercizio abusivo della professione medica. Sono state accertate, inoltre, gravissime violazioni delle normative sulla sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro. Irregolarità accertate anche dieci giorni fa durante l’ispezione e le perquisizioni condotte dalla squadra mobile, con l’ausilio dei vigili del fuoco, del personale dell’Asl e del Servizio ispezione della Direzione Territoriale del Lavoro, al termine della quale erano stati sequestrati numerosi documenti e cartelle cliniche dei pazienti e medicinali scaduti. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno anche sentito alcuni dipendenti della casa di riposo e altre persone informate sui fatti. Dall’indagine è emerso che le condizioni igieniche dei locali e dei degenti sarebbero state scarse e che il personale socio sanitario e infermieristico presente non era sufficiente a garantire un’adeguata assistenza, come previsto dalla legge regionale che disciplina la materia.
C’era il pericolo che la situazione si potesse aggravare e potesse mettere in pericolo l’incolumità degli anziani. E’ una delle ragioni che hanno spinto il gip Claudio Cozzella a firmare il provvedimento che questa mattina ha portato al sequestro della “Residenza famiglia” a Nuoro. Al momento nel registro degli indagati non sarebbe stato iscritto alcun nome. Il gip ha ritenuto che sussistesse il pericolo che la libera disponibilità della struttura potesse aggravare o protrarre le conseguenze dei reati ipotizzati e potesse mettere in pericolo la stessa incolumità degli anziani ospiti. Al momento del sequestro si trovavano ricoverati nella casa di riposo 37 anziani, alcuni dei quali non autosufficienti. La Polizia si è subito attivata per trovare, nella provincia, altre sette strutture ricettive socio assistenziali, idonee e disposte ad accogliere, nell’immediatezza, gli anziani ospiti della casa di riposo sequestrata.