La morte di Annika Deidda è ancora avvolta nel mistero. La 21enne cagliaritana è deceduta nelle cascate di Santa Petronilla, nel Canton Ticino: è cadute sulle rocce dopo un volo di 40 metri. In quel momento era in compagnia del fidanzato svizzero di 24 anni che – secondo quanto riferito dai genitori della ragazza – qualche giorno prima aveva manifestato l’intenzione di voler lasciare. La famiglia non si rassegna, nonostante un testimone abbia sostenuto che Annika sia caduta accidentalmente. “Ha cominciato a frequentare un giro di ricchi, andavano a prenderla in limousine e frequentava alberghi di lusso”, aveva raccontato il padre. “Probabilmente faceva uso di droghe e aveva anche perso 25 chili”
Il padre – come riporta l’Unione Sarda – ha presentato un esposto in Procura per ricostruire l’accaduto insieme ai magistrati svizzeri, affidandosi all’avvocato Ivan Sanna. Non si sa se gli inquirenti abbiano effettuato l’autopsia e il legale è pronto a presentare un’istanza per chiederla. Intanto ieri la bara bianca con il corpo della giovane è stata sistemata nella chiesa dei Cappuccini per un ultimo saluto della famiglia, degli amici e dei vecchi compagni di scuola, che hanno scortato il feretro fino all’altare insieme ai genitori, la madre Daniela Contu e il padre Gianluca Deidda. Dolore e incredulità per la tragica morte di Annika, che solo poco tempo fa aveva festeggiato la laurea in architettura al Politecnico di MIlano.