Animali domestici in posa: così una 27enne si è inventata un lavoro

Mario, Tappo, Pedro, Giovanni, Olaf, Sark, Nicoletta, ognuno di loro è rimasto in posa per un giorno per gli scatti realizzati dalla petphotography Diletta Ena (nella foto). Quando si parla di ‘book fotografico’ si intende un album che raccoglie una serie di foto della modella o del modello e che serve a dare una prima, sommaria, idea su quelle che sono le proprie capacità espressive. Nel caso di Diletta Ena, 27 anni (gli ultimi dieci passati con una macchina fotografica in mano) i modelli sono perlopiù cani e gatti, ma anche cavalli, conigli, tartarughe, criceti e cocorite.

Infatti se solo fino a pochi mesi fa scattava le foto nel corso di quello che per la maggior parte delle coppie dovrebbe essere uno dei momenti più belli della loro vita, il matrimonio, oggi fotografa anche gli animali. Una pratica già molto diffusa in America ma ancora poco conosciuta nella nostra isola e non solo. Così, ispirata dal suo amore per gli animali, e addolorata per la perdita del suo cane, qualche mese fa ha deciso che doveva avvicinarsi alla petphotography.

“Ho sempre avuto la passione per la fotografia”- spiegato la giovane fotografa-“ma da quando, a gennaio, è morto il mio cane al quale ero molto legata, ho deciso di dedicarmi anche a questo ramo del mio settore, ho pensato che potesse essere importante per un amante degli animali conservare una bella foto, professionale, di quel cucciolo che fa o che ha fatto parte in qualche modo della sua famiglia”.

Diletta Ena

Così Diletta ha deciso di armarsi di attrezzature altamente professionali rispetto a quelle che aveva già per arrivare a casa dei suoi clienti. Perlopiù famiglie, con genitori tra i 40 e i 50 anni e bambini, oppure giovani coppie appena conviventi. Attrezzature per catturare primi piani e ritratti (ma non solo) e l’espressività degli animali, lasciandoli nel proprio ambiente. “Cercando di valorizzare quei momenti che possono essere i suoi momenti di gioco e condivisione con la famiglia – precisa la fotografa. Un lavoro che richiede la cura di ogni minimo dettaglio: prima mi informo per capire quale può essere il carattere del cane, se ha una patologia o meno”. Aspetti che potrebbero sembrare poco rilevanti, ma in realtà non lo sono. “Scelgo l’ora in base alla stagione, d’estate ad esempio non andrei mai all’ora di pranzo a casa del cliente, cerco un orario consono che concordo prima per fare in modo che siano presenti tutti i membri della famiglia”.

Il più gettonato tra i servizi che propone è il pacchetto base: una cinquantina di scatti post prodotti e consegnati in digitale insieme a un piccolo regalo per il cucciolo, o crocchette oppure un giochino, il tutto per cinquanta euro circa. Ma c’è anche chi chiede le stampe, una cornice o dei piccoli pannelli, o ancora pacchetti più grandi che contengono più fotografie, oppure ci sono i pacchetti ad hoc per gli animali anziani, o malati, talvolta in fase terminale.

“Soprattutto in questi casi chiedo l’affiancamento di un educatore, mi fa capire come devo comportarmi in relazione anche a una determinata patologia, e in questo caso ovviamente il prezzo del pacchetto aumenta. Mi è capitato anche di fotografare un parto”. Quattro o cinque ore di lavoro, durante le quali non tutto è sempre semplice, infatti il tipo di animale o addirittura la razza può determinare la difficoltà del lavoro. “Bisogna pensare a una marea di fattori quali ad esempio la velocità e imprevedibilità dell’animale, evitare di farlo innervosire e i momenti durante i quali può avere fame – continua Diletta Ena -. La regola numero uno è non avere paura, bisogna essere pronti a tutto”.

E se i gatti e i cuccioli appena nati richiedono ‘poca fatica’, i conigli e alcune razze di cani sono molto difficili da immortalare. “Il coniglio è diffidente, cerca di farsi avvicinare il meno possibile, i dalmata e i jack russel sono molto euforici, mentre ho avuto un buon riscontro con i bassotti, infatti quando punto l’obiettivo rimangono incantati quasi chiedendosi cosa sia lo strumento davanti a loro”. Ma che siano gatti, cani o cavalli, qualsiasi animale si trovi davanti Diletta, l’obiettivo rimane sempre quello di “trasmettere dolcezza e semplicità, la quotidianità dell’animale nel suo contesto e con i suoi contatti, e mi piace il fatto che sia visto quasi come un essere umano”.

Monica Magro

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