Il ciclone Mediterraneo non dà tregua alla Sardegna che si ritrova ancora una volta sott’acqua. Almeno in alcune zone colpite da nubifragi. Durante la notte ha continuato a piovere e di conseguenza si sono registrati molti disagi e problemi. La zona maggiormente colpita è il Sulcis, nell’area compresa tra Iglesias, Fluminimaggiore, Gonnesa e la frazione di San Benedetto, dove si registrano strade allagate e smottamenti. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Cagliari hanno inviato in zona un gran numero di squadre che sta lavorando per tamponare l’emergenza e rispondere alle decine di richieste di aiuto che arrivano dai cittadini. A Fluminimaggiore è esondato il Rio Mannu e la strada si è riempita d’acqua, rendendo quasi impossibile il passaggio. Acqua alta anche al bivio per San Benedetto e quello per la spiaggia di Cala Domestica a Buggerru. Chiuso il tratto sulla strada statale 126 “Sud occidentale Sarda” tra Fluminimaggiore e Iglesias.
Acqua alta anche a Castelsardo dove è stato ripaerto da poco il tratto di statale 200 ‘dell’Anglona’. La cittadina era stata tagliata in due da una frana che aveva portato detriti e massi sull’asfalto, a causa delle piogge dei giorni scorsi. Anche ieri una grossa roccia era caduta in mezzo alla carreggiata, fortunatamente senza creare nessun ferito, visto che la viabilità era già stata interrotta. Riaperta al traffico anche la statale 125 ‘Orientale Sarda” nei pressi di Budoni, sulla costa Nord Orientale dell’Isola.
Problemi per il maltempo anche nell’oristanese. Qualche scantinato allagato tra Terralba, Marrubiu e San Nicolò d’Arcidano e un grosso albero crollato sulla Statale 388 a causa del vento e del terreno fradicio di acqua. La situazione più critica nel terralbese, dove stanotte sono intervenuti a ripetizione i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Oristano. Alle sei del mattino, qualche disagio anche sulla Statale 388 dove all’altezza del cimitero di Silì (frazione di Oristano) un albero è crollato sulla carreggiata bloccando il traffico su una corsia di marcia. Per rimuoverlo e riaprire l’intera carreggiata alla circolazione i Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per più di un’ora.