Alluvione 2013, via libera del Tribunale di Nuoro ai lavori sul ponte di Oloè

Il tribunale di Nuoro ha autorizzato la Provincia ad avviare i lavori per la messa in sicurezza del ponte di Oloè, sulla strada provinciale 46 tra Oliena e Dorgali, messo sotto sequestro dai giudici dello stesso tribunale – su richiesta della Procura – nel febbraio 2017 dopo il cedimento di una campata. Il ponte era crollato in occasione della tragica alluvione del 2013, quando aveva inghiottito l’auto in cui è morto l’agente di Polizia Luca Tanzi, finito nel vuoto insieme ad altri tre colleghi, mentre in piena emergenza cercavano di mettere in salvo le persone in difficoltà. A disposizione per i lavori – che dovrebbero iniziare subito e consentire entro giugno la riapertura almeno per il passaggio sulla provinciale a senso unico alternato – ci sono oltre 4 milioni di euro messi a disposizione dall’assessorato ai Lavori Pubblici. Con l’inizio della bella stagione i cittadini di Oliena e Dorgali avevano protestato sulla provinciale contro i gravi disagi subiti. Il ponte ha conosciuto diverse vicissitudini dopo l’alluvione. Dopo il crollo era stato parzialmente ricostruito dall’Anas con un impegno finanziario di 2,9 milioni di euro, ma era stato chiuso di nuovo per il maltempo. Poi era intervenuta la Provincia di Nuoro, che nel giugno 2016 dopo una verifica tecnica ha consentito il transito dei mezzi solo per un carico ridotto per corsia e distanziati l’uno dall’altro, a condizione di frequenti ispezioni, in particolare dopo eventi climatici eccezionali. Ma già nel gennaio 2017 il ponte è stato nuovamente chiuso, ancora per un maltempo. Quindi l’intervento della Procura per motivi di sicurezza legati al cedimento di una campata.

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