Un segnale improvviso, maschere d’ossigeno che scendono dai vani sopra i sedili e la tensione in cabina: è successo lunedì sera sul volo Cagliari–Linate delle 19:50, quando una possibile anomalia del sistema di pressurizzazione ha spinto il comandante ad attivare le procedure precauzionali previste dal protocollo di sicurezza. La situazione si è risolta senza alcun incidente, il volo è atterrato regolarmente a Milano e la compagnia Aeroitalia ha subito precisato che la sicurezza dei passeggeri non è mai stata realmente compromessa. Ma la Regione Sardegna, pur non essendo direttamente responsabile della certificazione dei velivoli, ha ritenuto l’episodio abbastanza serio da richiedere approfondimenti ufficiali.
«Non possiamo ignorare episodi come questo, anche quando non si traducono in emergenze reali – ha dichiarato l’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca –. Abbiamo chiesto chiarimenti immediati a Enac, con cui abbiamo già fissato un incontro. Se necessario, convocheremo anche la compagnia. Il nostro compito è vigilare affinché siano sempre garantiti i massimi standard di sicurezza nei voli da e per la Sardegna».
La compagnia, attraverso un comunicato, sottolinea che il comandante ha effettuato una manovra di routine in risposta alla segnalazione tecnica e che il rilascio delle maschere è avvenuto automaticamente, come previsto dai sistemi di bordo. Non è mai stata emessa una dichiarazione di emergenza, né ci sono stati rischi concreti per i passeggeri. Ma l’assessora dice: «Abbiamo il dovere di non abbassare mai la guardia – ha insistito Manca –. L’accessibilità aerea è un diritto e va garantita con standard elevati, costanti e trasparenti. Anche un episodio gestito correttamente va esaminato fino in fondo». Il prossimo passo sarà l’incontro tecnico tra Regione ed Enac, durante il quale si valuterà se siano necessarie ulteriori verifiche sulla compagnia, sulla flotta e sulle procedure adottate.
