Allarme nel Nuorese, virus bovino blocca la movimentazione in 52 Comuni. Unità di crisi al ministero della Salute

Un focolaio di dermatite nodulare bovina, rilevato il 21 giugno in un allevamento in provincia di Nuoro, ha innescato uno stato d’allerta sanitario senza precedenti in Sardegna. È il primo caso registrato in Italia e ha portato all’immediata convocazione dell’Unità centrale di crisi presso il ministero della Salute, mentre la Asl locale ha imposto il blocco della movimentazione del bestiame in 52 Comuni della provincia, in un raggio di 50 chilometri dal focolaio. La malattia, infettiva e altamente contagiosa tra i ruminanti ma innocua per l’uomo, provoca febbre, lesioni cutanee, calo della produzione di latte e, nei casi più gravi, la morte degli animali. Le conseguenze economiche sono gravi, in particolare per le aziende zootecniche dell’interno sardo che in questo periodo fanno affidamento sugli spostamenti del bestiame per pascolo e vendita.

«Il ruolo delle istituzioni è fondamentale, ma devono essere rapide: ogni giorno perso significa più danni, più rabbia, più sfiducia. I virus non aspettano la burocrazia», ha dichiarato Piero Maieli, consigliere regionale di Forza Italia e primo firmatario di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale. Maieli ha criticato l’assenza di un piano pubblico chiaro e di un supporto economico concreto agli allevatori: «Stiamo assistendo all’inizio di un film già visto: dalla peste suina alla blue tongue, ora la dermatite nodulare rischia di diventare il terzo capitolo di una saga che nessuno vuole più rivivere».

Un appello analogo arriva dal deputato del Pd Silvio Lai, che sollecita un intervento deciso da parte del Governo nazionale: «È una minaccia per tutto il comparto zootecnico italiano. Servono risorse straordinarie, una campagna informativa capillare e controlli rigorosi sui flussi commerciali. Il Governo riferisca in Parlamento». Lai sottolinea l’urgenza di un piano nazionale di contenimento e indennizzo per evitare che una crisi sanitaria si trasformi in una nuova emergenza economica per la Sardegna.

Dal territorio emergono segnali forti di preoccupazione. Daniela Falconi, presidente di Anci Sardegna e sindaca di Fonni, parla di «amarezza e preoccupazione» per le ricadute della chiusura: «Il blocco colpisce anche gli equidi, costringendoci a rivedere persino eventi tradizionali come la corsa di San Giovanni. Ma la vera emergenza è per le aziende agropastorali, che proprio ora dovrebbero raccogliere il frutto del lavoro di un anno». Falconi chiede «celerità, attenzione e misure alternative per consentire almeno lo spostamento degli animali sani».

Dal ,inistero della Salute, intanto, fanno sapere che sono già state attuate tutte le misure previste: istituzione delle zone di protezione e sorveglianza, sorveglianza clinica ed entomologica in tutta la Sardegna, blocco delle movimentazioni verso l’esterno dell’isola. L’Unità di crisi ha avviato l’analisi epidemiologica in collaborazione con le autorità regionali, puntando a contenere la diffusione del virus.

La dermatite nodulare bovina, già presente in altri paesi europei, è trasmessa da insetti ematofagi come i tafani. La sua comparsa in Sardegna pone interrogativi su come sia arrivata sull’isola e impone una riflessione urgente sul monitoraggio delle movimentazioni zootecniche. Ora la speranza è che le misure siano tempestive ed efficaci. Perché, come ricorda la sindaca Falconi, «il Nuorese non può permettersi in nessun modo un blocco così potente di una delle economie trainanti per il nostro territorio».

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share