Alghero, dopo trent’anni chiude il campo rom: ruspe in azione

È stato sgomberato questa mattina il campo rom, all’Arenosu ad Alghero, divenuto in decenni d’incuria uno dei simboli del degrado della città catalana. Sono entrate in azione le ruspe per la rimozione degli edifici e subito dopo inizierà la bonifica dell’area che sarà riconsegnata a Laore. Mentre è scattato il Progetto di inclusione sociale per gli abitanti. Il sindaco Mario Bruno ha spiegato che l’impegno dell’amministrazione proseguirà per accompagnare le famiglie dei rom nei nuovi alloggi, ed ha ringraziato “il prefetto, tutti i settori del Comune, ad iniziare dai Servizi sociali, l’Asce Rom, il Centro d’Ascolto, le forze dell’ordine e la polizia locale, per questo primo importante risultato”.

Il Progetto d’inclusione, realizzato grazie al finanziamento della Regione e vincolato all’emergenza rom, proseguirà ora con un accompagnamento delle famiglie sul territorio. “La stessa forza ed energia scaturita dalla collaborazione degli enti e associazioni che ha portato allo sgombero dell’Arenosu – hanno aggiunto gli amministratori – è riposta per superare l’emergenza abitativa che attanaglia la città. Numerose sono infatti le progettualità di edilizia residenziale pubblica in corso con Area: 10 alloggi a Sa Segada saranno consegnati entro la prima parte del 2015. Mentre è conclusa la progettazione definitiva per 20 alloggi a Caragol la cui consegna è prevista per il 2016. Avviata anche la progettazione di altri 20 alloggi a Carrabuffas la cui consegna è ipotizzata nel 2017. Infine con un finanziamento Area di 3,6 milioni si realizzeranno ulteriori 28 alloggi la cui progettazione inizierà entro i primi mesi di quest’anno”.

 

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