Una cameriera algherese di 27 anni è stata arrestata venerdì mentre era al lavoro in un ristorante della città catalana. I poliziotti che l’hanno trasferita nel carcere di Bancali, a Sassari, le hanno spiegato che si trattava di un mandato di cattura internazionale per via di un’auto di seconda mano comprata in Germania, dove la giovane viveva, e rivenduta quando ancora mancavano alcune rate da versare.
Quando la 27enne aveva ceduto l’auto, il patto con l’acquirente era che fosse stato quest’ultimo a saldare le somme ancora dovute, riporta La Nuova Sardegna. Ma così non è stato. E siccome il contratto di acquisto lo aveva stipulato l’algherese, la Polizia tedesca ha chiesto a quella italiana di cercare la giovane.
Furibondo il legale della 27 che, nel frattempo, ha ottenuto la libertà, ma ogni giorno ha l’obbligo della firma in caserma. “Le nostre forze dell’ordine – dice Danilo Mattana – hanno usato ben altro trattamento: quando emisero il mandato di cattura contro un tedesco, si trattava del camionista che aveva ucciso il ciclista Davide Rebellin e poi aveva ripulito il mezzo dalle tracce dell’incidente per non essere scoperto. Le accuse erano omicidio colposo e omisisoni di soccorso, tali da giustificare un mandato di cattura internazionale. Non questa vergogna nei confronti della mia assistita”.