Alcoa, riesplode la protesta: sit in degli operai davanti ai cancelli dello stabilimento

Riesplode dai cancelli dello stabilimento ormai fermo la protesta dei lavoratori dell’Alcoa di Portovesme. Questa mattina un gruppo di dipendenti in cassa integrazione ha deciso di sistemare un gazebo e due tende nell’aiuola antistante la guardiola d’ingresso dell’azienda del Sulcis Iglesiente. Alla base della Motivo della protesta, che segue l’annuncio di avvio mobilitazione lanciato i giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali, la vertenza relativa alla cessione dello stabilimento per la produzione dell’alluminio ad un altro gruppo industriale. Da tempo sindacati e operai sollecitano un intervento della Regione e del Governo nazionale per affrontare la vertenza e trovare una soluzione. I lavoratori chiedono anche “azioni concrete per riavviare gli impianti”. “Con questa iniziativa vogliamo da una parte risvegliare e ricompattare il movimento – ha spiegato Giuseppe Cappai, operaio Alcoa in cassa integrazione con trent’anni di servizio – e dall’altra parte intendiamo mandare un messaggio alla politica regionale e nazionale perché si affronti il problema e si trovino soluzioni”.

“Siamo stanchi di aspettare”, aggiunge Renato Sogus, anche lui cassaintegrato Alcoa. “Ogni promessa fatta è stata disattesa. Sentiamo solo proclami che giungono dal territorio, da Cagliari e da Roma ma nulla di concreto si è visto. Abbiamo preso la decisione di attivare questo presidio, come lavoratori e in modo spontaneo, dopo una attenta valutazione della situazione in cui versa la nostra vertenza. E non è prevista una data di cessazione. Da qui non intendiamo muoverci fin quando non arriveranno notizie certe sulle sorti di questo stabilimento. Invitiamo, conclude il lavoratore, tutti i colleghi, gli ex colleghi e i cittadini tutti ad unirsi alla nostra protesta perché questa è la battaglia di tutto il territorio e dal futuro di queste fabbriche dipende il futuro di tutto il Sulcis”.

Carlo Martinelli

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