Gli operai Alcoa incitano i cittadini alla disobbedienza elettorale, si rivolgono agli studenti del Liceo Siotto, affacciati alle finestre, a unirsi alla protesta perché, dicono gli operai, “per voi non c’e’ futuro”. Nuova protesta dei lavoratori Alcoa a Cagliari, con un sit-in di fronte alla presidenza della Regione in viale Trento. I lavoratori vogliono “avere notizie sulla cessione dell’azienda di Portovesme con gli americani della Klesch, ma il presidente Cappellacci non risponde”.
Gli operai di Alcoa si sono dati appuntamento questa mattina alle 8 davanti ai cancelli della fabbrica di Portovesme. Poi una breve riunione con i rappresentanti sindacali, quindi il viaggio verso Cagliari. I lavoratori sono partiti con le proprie auto: una cinquantina di macchine che lungo la statale 130 hanno fatto un primo blocco stradale all’altezza di Villamassargia, durato un quarto d’ora.
Poi l’appuntamento in viale Trento intorno alle 11, anche perché hanno deciso di fare il viaggio a passo d’uomo, rallentando il traffico sulla statale con l’obiettivo di far sentire la propria voce. Mercoledì scorso sulla vertenza Alcoa si sarebbe dovuto tenere un incontro a Roma, al ministero per lo Sviluppo economico (Mise), ma il vertice è saltato, “senza che si conoscano i motivi”, spiega Massimo Cara, delegato della Cisl.
Ora Viale Trento è chiusa al traffico mentre gli operai manifestano sotto il palazzo della Regione, “una manifestaziobe simbolica, dice Massimo Cara, RSU Alcoa, ben consci che il palazzo e’ vuoto e privo di rappresentanza e che i loro interessi sono solo rivolti al perdurare del loro stato politico. Intanto nella strada risuonano i rumori dei caschetti che imperterriti vengono battuti a terra, il lamento degli operai che chiedono che la loro fabbrica venga al piu’ presto riavviata.
Carlo Martinelli