A fronte della richiesta di Alcoa di avviare lo smantellamento dello stabilimento di Portovesme, “il Governo ha chiesto di sospendere la procedura e un ulteriore periodo (12-18 mesi) per cercare un compratore e, se entro tale periodo non si troverà un compratore, si assumerà la responsabilità di smantellare lo stabilimento, ferme restando le responsabilità di Alcoa per le bonifiche”. Così Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, in una nota in cui si specifica che allo stesso tempo “il Governo ha chiesto la disponibilità a poter far svolgere immediatamente la due diligence. Entro 7 giorni Alcoa risponderà proponendo una ipotesi di accordo da siglare entro 1 novembre”. Oggi si è svolto il vertice al Mise, con il presidio di 150 operai Alcoa.
“Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda accogliendo la nostra richiesta – ha dichiarato che oggi pomeriggio firmerà l’attribuzione per il Sulcis nell’area di crisi complessa, sia per quanto riguarda la parte degli ammortizzatori sia per la legge 181, per mettere risorse sui nuovi investimenti”. Così una nota diffusa dalla Fim Cisl al termine dell’incontro, in cui si legge che il ministro Calenda “ha precisato che tale intervento non ha nulla a che vedere con una ipotesi di nazionalizzazione, che sarebbe non solo sbagliata ma tecnicamente impossibile”.
“Si tratta solo di una forte responsabilizzazione da parte del Governo, che si farà garante per trovare una via d’uscita concreta a questa vertenza infinita”. Continua Bentivogli, specificando che anche le misure per gli energivori, di cui potrà beneficiare anche il restart di Portovesme, sarà inserito nella legge di stabilità. “Dopo sei anni di vertenza, ora è il momento di trovare veri, nuovi investitori. Finalmente il Sulcis è stato inserito nel decreto delle aree di crisi complesse: era incredibile che finora non fosse stato previsto. La lunghezza e la drammaticità di questa vertenza è lo specchio dell’incapacità delle istituzioni, soprattutto locali, di responsabilizzare le multinazionali nella ricerca di soluzioni industriali. Fino a questo momento c’è stato un rimpallo di responsabilità inaccettabile”, continua Bentivogli, aggiungendo che dall’incontro di oggi “speriamo si apra un percorso di discontinuità con l’attendismo e il benaltrismo del passato. Tra 15 giorni si terrà il prossimo incontro di verifica con il Ministro nel Sulcis”, conclude la nota.
Foto Carlo Martinelli