Alcoa, 150 operai in partenza per Roma: domani presidio al Mise

Verso Roma, ancora una volta. Forse l’ultima. Gli operai dell’Alcoa si imbarcano questa sera al porto di Cagliari sulla nave per Civitavecchia in partenza alle 19. Domani, alle 12, al Ministero dello Sviluppo economico è previsto l’incontro presieduto dal ministro Carlo Calenda con i rappresentanti territoriali e nazionali dei metalmeccanici (Fim, Fiom, Uilm e Ugl), il governatore sardo Francesco Pigliaru e l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras. Oggetto del confronto sarà il futuro dello stabilimento di Portovesme, nel Sulcis, dopo che la multinazionale americana dell’alluminio ha annunciato di voler smantellare in via definitiva. In particolare, i sindacati si aspettano di sapere una volta per tutte se Glencore (la società svizzera interessata all’acquisizione dello smelter) ha preso una decisione. Il pacchetto offerto alla multinazionale comprende un costo dell’energia a 25 euro megawattora per dieci anni. Nel caso in cui non sciogliesse le riserve, hanno dichiarato più volte le sigle sindacali, ci sono le condizioni per fare la stessa offerta ad altre società. Ma il tempo stringe: entro dicembre tantissimi operai usciranno dalla mobilità. Molti di loro domani saranno a Roma: sono circa 150 i lavoratori partiti oggi da Portovesme con tre pullman, e che prima del sit-in al Mise sfileranno per le strade del centro di Roma con caschi da lavoro, striscioni e fischietti. “Non ce ne andremo finché non avremo risposte”, hanno già annunciato. Con loro a manifestare anche una delegazione di sindaci del Sulcis e alcuni parlamentari sardi.

“Incidente di percorso” per gli operai dell’Alcoa diretti al porto di Cagliari per prendere la nave. Poco prima delle 17, all’altezza dell’ingresso di Villamassargia, i pullman hanno trovato la strada bloccata da una ventina di rappresentanti dei “Figli della crisi“, uno dei movimenti che da sempre manifesta contro la crisi nel Sulcis. Il motivo della protesta? “Ci preparavamo ad una discesa in grande stile nella capitale per difendere i diritti degli operai, ma venerdì scorso ci è stato chiesto di non partecipare al sit-in al Mise – ha spiegato Ivano Sais, leader del movimento giovanile – si tratta di una grave spaccatura dell’unità che ha finora contraddistinto le rivendicazioni per il nostro territorio, siamo indignati per il comportamento dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil”. La protesta è durata una decina di minuti, poi i pullman con i 150 dell’Alcoa che si imbarcheranno a Cagliari sono riusciti a ripartire. Di certo, ha aggiunto Sais, stavolta a Roma non si sentirà il grido di battaglia “Studenti, operai uniti nella lotta, il posto di lavoro non si tocca”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share