Al posto della villa una città perduta: scoperta archeologica a Bonorva

Gli scavi attualmente in corso ai piedi della necropoli di Sant’Andrea Priu, nel territorio di Bonorva, potrebbero presto portare a una sensazionale scoperta. Accanto a quel sito preistorico sul quale stavano lavorando gli specialisti della Soprintendenza, inizialmente considerato una villa romana con annesse terme, stanno riaffiorando altre strutture: una serie di abitazioni, una lunga strada e la rete fognaria. Elementi questi più vicini a una città che a una sola villa.

E anche se gli archeologi non vogliono sbilanciarsi, quei resti potrebbero essere della città perduta di Hafa, un centro menzionato negli itinerari antichi, passaggio quasi obbligato per chi si spostava tra Cagliari, Olbia e l’attuale Porto Torres. Della scoperta si è occupato il giornalista Giorgio Galleano con un servizio sul Tg3 Rai andato in onda il 2 febbraio, intervistando l’archeologa della Soprintendenza di Sassari-Nuoro, Nadia Canu. Durante gli scavi sono emersi anche altri elementi importanti che confermerebbero l’ipotesi che si tratti proprio della città di Hafa. Sono stati trovati dei bolli riconducibili alla schiava liberata Atte, amante di Nerone, che era stata mandata in Sardegna e le erano state assegnate delle terra nella zona di Olbia e altre proprio nel territorio di Bonorva dove sono in corso gli scavi.

(Foto dal filmato del servizio del Tg3)

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