Continua la protesta dei lavoratori dell’ospedale Brotzu. In una nota dell’Uil, si lamentano le condizioni salariali e psicofisiche degli operatori, ma anche la sottrazione di risorse continue ad alcune attività di eccellenza.
“Da tempo si denunciano le lente ma progressive azioni – scrive la Uil – contro il più grande polo sanitario pubblico della Sardegna che, se in buona salute fisica e mentale, è l’unico in grado di contrastare, in un contesto di sana concorrenza leale, le corrispettive eccellenze sanitarie private Isolane”. A incidere sulle attività, “il palese peggioramento del pesante, diffuso, disagio psicofisico degli operatori, puntualmente denunciato, ma, al di là dei soliti slogan, mai seriamente affrontato concretamente. Siamo i meno pagati e i peggio trattati”.
Per questo la Uil ha richiesto: “Risposte ufficiali e definitive sui fondi delle festività infrasettimanali; che la Commissione Salute effettui un sopralluogo, urgente e senza intermediari, nei due presidi ospedalieri al fine di constatare direttamente sul campo, le reali condizioni di lavoro e di soddisfazione degli operatori; allo Spresal un’indagine urgente e diretta sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, non avendola mai fatta l’azienda; alla Ras un intervento economico straordinario; infine, un incontro urgente con l’Assessore al fine di scongiurare che la situazione precipiti in una nefasta prevedibile deriva professionale ed economica che, danneggiando i lavoratori, possa ripercuotersi persino sull’assistenza”.