Svolta nella vicenda della piccola costretta a vivere in casa da sola perché la madre lavorava fuori dalla Sardegna: il tribunale dei minori ha sospeso la patria potestà alla donna.
La bambina, 9 anni, è stata affidata dal giudice all’assessore ai Servizi sociali, Anna Crisponi che già nelle prossime ore nominerà un legale per tutelare gli interessi della piccola.
Nel frattempo, la madre, tramite il suo avvocato, ha fatto pervenire una lettera alla dirigente dei Servizi sociali chiedendo scusa per quanto accaduto.
“Sono certo comprenderete – scrive l’avvocato – la disperazione della madre, la quale sia chiaro dovrà dare le dovute spiegazioni e seguire le vostre indicazioni per il bene della minore e per il giusto rapporto madre-figlia. E’ una brava persona e lo farà”.
“La madre – precisa il suo avvocato – non ha nulla da contestare ai servizi sociali “ai quali semmai si affida per il superamento delle problematiche contestate, dimostrerà di osservare i doveri genitoriali”. “Nulla si deve e si può contestare – conclude la lettera del difensore – a chi è intervenuto per il bene della piccola”.
La mamma si mette a disposizione per il percorso che le consentirà, dopo le valutazioni del Tribunale dei Minori, di riabbracciare definitivamente la figlia.