Addio a Luchia di viale Buoncammino, chiosco smantellato. Claudio Ara: “Vittime di un sistema sbagliato, ingiusto non poter fare musica”

di Lorenzo Musu

Chiuso stamattina e già smantellato il Bar Luchia di Cagliari, locale di viale Buoncammino fondato dal noto chef ed ex organizzatore di eventi musicali Cludio Ara. La polizia municipale ha messo sotto sequestro il chiosco prima dell’apertura, vietando lo svolgimento delle attività a partire da oggi. Quest’estate arrivato procedimento di demolizione. Prima della conferma di demolizione Ara aveva fatto ricorso al Tar, perso in prima battuta. Il proprietario si è poi rivolto al Consiglio di stato, che gli ha dato ragione. Il procedimento è quindi rimbalzato nuovamente al Tar, il quale ha pronunciato la sentenza definitiva di sequestro. Il personale ha subito portato via dal bar attrezzature e scorte per far mettere i sigilli alla polizia, che ha provveduto di conseguenza. Fuori dal chiosco, il personale sta sistemando tutto il materiale dentro un furgone, in modo da lasciare la zona libera il prima possibile.

Claudio Ara dopo la chiusura del locale lancia un forte messaggio al Comune e contesta un aspetto fondamentale della decisione presa contro di lui. “Siamo vittime di un sistema sbagliato, dove appariamo noi cattivi. Io considerato disonesto perché do servizi che l’amministrazione non permette di offrire, senza alcun senso. Ingiusto – aggiunge – pensare che a Buoncammino, un luogo aperto e lontano da tutto, non si possa mettere la musica oltre una certa ora. Il sistema Cagliaritano funziona così, è corrotto. Se si pensa alla cura dei posti più belli, come i borghi di Sant’Elia e Tuvumannu, si vede che è tutto sballato”. E conclude: “Le cose belle non hanno futuro e vanno a finire male. Ma non c’è problema: ci hanno chiuso questo locale? Ne apriremo un altro, ancora più bello. Tornando più forti di prima”.

Nonostante il suo chiosco sia appena stato smantellato, Ara guarda alle proprie spalle con il sorriso. “Penso di aver segnato un’epoca di Cagliari straordinaria: l’era “Luchia”. Un’epoca che ha dato valore alla città. Questo a quanto pare non basta. Comunque – afferma l’imprenditore – vedo il bicchiere mezzo pieno: grazie a spostamenti e procedure varie siamo riusciti a lavorare altri sei mesi. Purtroppo sono abituato a veder crollare le cose più belle che costruiamo. Come un fidanzato che non ti vuole più non sto li ad insistere. Non voglio proprio perché siamo stati etichettati come delinquenti”.

Il proprietario del Luchia non ha nulla da rimproverarsi. “Penso di aver fatto solo del bene dando dei veri servizi, abbiamo riqualificato Cagliari e fatto riscoprire Buoncammino alla città. Un gioiello di cui ci si era dimenticati”. Infine confessa la sua più grande soddisfazione: “La cosa più bella è stato ricevere il sostegno delle persone. Sono molto contento di quello che ho fatto, un lavoro straordinario che ha dato tanti posti di lavoro”.

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