Manca solo l’ufficialità, ma l’emergenza prodotta dalla diffusione del coronavirus rende imminente l’apertura del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale civile di Alghero. Là dove non hanno potuto i sopralluoghi di almeno tre assessori regionali della Sanità e di altrettante competenti commissioni del consiglio regionale, là dove hanno fallito sit-in, petizioni, interrogazioni, mozioni, ordini del giorno e consigli comunali aperti, è riuscita la preoccupazione, che superando ostacoli politici e intoppi burocratici ha permesso di arrivare al traguardo: l’apertura di una struttura nuova, con macchinari all’avanguardia, costata 1,2 milioni di euro e ancora sigillata.
La conferma dell’Ats è attesa a giorni se non a ore. Per il momento l’annuncio arriva dai consiglieri comunali di centrosinistra di Alghero. “La terapia intensiva di Alghero potrà aprire a breve grazie all’abnegazione di anestesisti e infermieri già presenti nell’ospedale”, dicono. “Ai dieci medici e ai dieci infermieri va il nostro ringraziamento più grande”, sottolineano Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Gabriella Esposito, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto e Pietro Sartore. “La terapia intensiva di Alghero è già tra gli hub della rete della protezione civile”. Ma prima di aprire i battenti, si stanno completando alcune operazioni, “dagli ultimi acquisti al trasloco di parte dell’Anestesia al piano terra”, riferiscono dai banchi della minoranza. “Mentre si individuano le migliori soluzioni logistiche – concludono – si attendono i respiratori e altri dispositivi che rendano subito operativo il reparto”.