Salgono da 114 a 130 milioni i metri cubi autorizzati al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale per l’irrigazione del comprensorio storico del Campidano e del distretto di Isili per l’annata in corso. Si tratta delle assegnazioni definitive deliberate il 14 maggio dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna che ha permesso al cda del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale di deliberare il proseguo della stagione irrigua senza le restrizioni che si sono registrate dal marzo 2024 fino a questi giorni con un taglio di circa 5.000 ettari che non si è potuto irrigare e coltivare. “Le piogge di questi mesi che hanno sostanzialmente migliorato la situazione di accumulo nei bacini e il fatto che anche gli agricoltori hanno avuto minor bisogno di irrigare le proprie colture consentendoci di risparmiare la risorsa idrica. Ciò ci ha regalato una certa tranquillità che guarda però solo al breve periodo – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Efisio Perra –. Perché se è vero che per questa estate possiamo tirare un sospiro di sollievo, è vero anche che questa risorsa idrica va centellinata e preservata al massimo in vista di un futuro che sappiamo essere incerto e sottoposto alle bizze del clima”.
“Ringraziamo la Regione per aver ascoltato le necessità del mondo agricolo del Sud Sardegna ma – evidenziano gli amministratori del Consorzio di Bonifica – occorre un’azione condivisa, che deve vedere l’impegno di tutti per migliorare la capacità di accumulo e di efficientamento nell’utilizzo di un bene prezioso e limitato quale è l’acqua”. “È fondamentale l’impegno di tutti, e questo è un appello che mi sento di fare come agricoltore – spiega ancora Perra – e come presidente del Consorzio di Bonifica dico che dobbiamo non abbassare la guardia e continuare a lavorare, ognuno per le sue competenze, per garantire in maniera strutturale l’approvvigionamento idrico nei territori rurali, anche nelle zone oggi non infrastrutturate, perché, con il cambiamento e l’estremizzazione degli eventi climatici, saranno sempre maggiori le necessità di acqua per l’agricoltura”.L’agricoltura utilizza e trasforma l’acqua in cibo, in servizi ecosistemici, garantendo una resilienza dei territori rurali ed un contrasto allo spopolamento delle nostre comunità. “Occorre proseguire e potenziare gli interventi per la manutenzione delle reti, completare e potenziare l’interconnessione dei bacini, portare gli stessi alla massima capacità di invaso, valorizzare le acque reflue depurate e le acque sotterranee dove è possibile e realizzare nuovi invasi “sostenibili” dove necessario – conclude Perra – proseguendo il lavoro e la programmazione strategica che si sta portando avanti”.