Stefano Tunis, neoconsigliere regionale di Forza Italia, è stato accusato con due lettere rivelatesi false di essere stato rinviato a giudizio per truffa e di avere alle spalle una condanna di un anno per millantato credito. Le due missive sono state spedite alla redazione de La Nuova Sardegna di Cagliari e a quella del Fatto Quotidiano, a Roma. La Procura ha avviato un’inchiesta per far luce sull’accaduto.
Insomma, ieri, alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio, contro Tunis è spuntato un vero e proprio giallo su cui farà luce il pm Enrico Lussu che, al momento, ha aperto un fascicolo per diffamazione contro ignoti. Nelle due lettere, di cui dà notizia La Nuova Sardegna oggi in edicola, c’era tanto di timbro del casellario giudiziale, ma anche quello si è rivelato taroccato. Tunis, ex direttore dell’Agenzia regionale del lavoro (incarico lasciato a gennaio per candidarsi alle Regionali), stando a quelle lettere è stato rinviato a giudizio per una truffa commessa a Pula. Non solo: nella missiva si leggeva pure che il neo onorevole è stato condannato nel 2011 a un anno di reclusione per millantato credito.