“Il consiglio direttivo del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, riunito in seduta straordinaria, ha deciso di querelare per diffamazione aggravata in sede penale e civile l’onorevole Ugo Cappellacci di Forza Italia che, nella sua legittima attività ispettiva di parlamentare, ha presentato un’interrogazione a risposta al Ministro dell’Interno contenente affermazioni false e lesive della dignità e di tutti i componenti del Centro Italo Arabo nonché dell’onorabilità del suo presidente Raimondo Schiavone“. Lo si legge in una nota pubblicata sul sito del Centro Italo Arabo e del Mediterraneo con riferimento all’interrogazione presentata da Cappellacci a Piantedosi sugli eventi organzizati dal centro. “In nessun caso, come si può evincere dalle registrazioni integrali dell’evento che saranno inviate alla Procura della Repubblica e che sono a disposizione di chiunque sul web, sono stati espresse posizioni antisemite ma di dura condanna alla reazione spropositata dello Stato di Israele all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 che ha causato, con una serie impressionante di raid aerei e di incursioni militari, oltre 42.000 vittime nella Striscia di Gaza, per la maggior parte civili, tanto da essere stigmatizzata dalla comunità internazionale, dal segretario generale dell’ONU e da ultimo anche dalla Conferenza Episcopale Italiana – proseguono -. La presenza dell’ambasciatore della repubblica Islamica dell’Iran a Cagliari è avvenuta all’interno di un evento culturale in cui nessuno ha potuto assistere a cori e slogan di carattere antisemita. Lo possono confermare anche gli agenti di pubblica sicurezza e della Digos che hanno assistito ad ogni momento pubblico dell’evento”.
E poi le accuse a Cappellacci: “Le affermazioni dell’onorevole Cappellacci sono false e pericolose – scrivono – e contraddicono lo spirito di una manifestazione che ha visto tra i protagonisti giornalisti, imprenditori, accademici, politici, studenti, artisti e semplici cittadini che in nessun caso hanno potuto ascoltare parole antisemite che contraddicono lo spirito del Centro Italo Arabo al quale spetta il diritto, sancito dalla Costituzione italiana, di criticare la politica del primo ministro israeliano Netanyahu per il quale il Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale ha richiesto l’arresto per “crimini di guerra” e “contro l’umanità” unitamente ai vertici dell’organizzazione palestinese”.
“Il Centro Italo Arabo non è un sostenitore di Hamas – spiegano – le cui critiche, come si evince da incontri pubblici, articoli e libri, sono apparse palesi fin dalla guerra in Siria. Semmai ci dica Cappellacci dei suoi rapporti con gli ambasciatori e gli emiri del Qatar, monarchia del Golfo Persico che, come è dimostrato da numerose inchieste e report di intelligence internazionali, ha finanziato l’organizzazione palestinese Hamas a Gaza”.