Niente ergastolo per Pasquale Concas. La Corte d’Assise d’Appello ha assolto il 53enne di Osilo dall’accusa di omicidio e incendio in relazione alla morte dell’avvocatessa modenese Elena Morandi, riqualificando il reato di rapina in furto in abitazione. Concas è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione.
L’uomo, come riporta l’Ansa, si trova già in carcere per un’altra condanna: 24 anni per l’omicidio della prostituta Arietta Mata, avvenuto nel 2018 a Gaggio di Castelfranco. In passato era stato riconosciuto colpevole anche di un altro delitto, commesso a Olbia nel 1994, sempre a scopo di rapina.
Secondo l’accusa, Concas avrebbe ucciso Morandi il 29 settembre 2017 nella sua abitazione di Modena, per sottrarle 300 euro, e poi avrebbe dato fuoco all’appartamento per inscenare un incendio. In primo grado, l’imputato era stato condannato all’ergastolo, ma lo scorso aprile la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, disponendo un nuovo processo d’appello.
Nel corso del dibattimento, sono stati ascoltati diversi esperti, tra cui un ingegnere specializzato in incendi, un dermatologo del centro grandi ustionati dell’Ausl e il medico legale indicato dal pubblico ministero. I consulenti sono stati messi a confronto, ma alla fine la Corte ha accolto parzialmente l’impugnazione della difesa, rappresentata dall’avvocato Alessandro Betti, assolvendo Concas dai reati più gravi.
Il procuratore generale aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, ma i giudici hanno riformato la sentenza, riqualificando l’accusa di rapina in furto in abitazione. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.