Assolti perché il fatto non sussiste. È la sentenza del tribunale di Nuoro nei confronti di Giovanni Mercurio, 56 anni di Loculi, Francesco Rocca, 42 di Orotelli, e Luciano Deriu, 44 di Burgos, accusati di traffico di stupefacenti per la detenzione e la vendita di diversi chili tra cocaina e eroina.
Il giudice ha dichiarato prescritto invece un altro capo di imputazione sempre relativo al traffico di stupefacenti e ha annunciato la restituzione di 250mila euro a Giovanni Mercurio – ritenuto il fornitore della droga – soldi secondo il pm della Dda di Cagliari Gilberto Ganassi, provento del traffico di droga. Il Pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 10 anni per Mercurio e a 7 anni per Rocca e Deriu (considerati gli intermediari).
I fatti risalgono al 2008 e l’inchiesta era nata dalle intercettazioni telefoniche su disposizione della Dda di Cagliari, che all’epoca indagava sul sequestro Pinna e sul sequestro lampo dei coniugi Cosseddu-Secce. Durante la requisitoria, il pm ha sottolineato il peso delle intercettazioni “dalle quali siamo riusciti a dimostrare la cessione di ingenti quantitativi di droga pesante (3 chili di eroina e cocaina) avvenuta nell’arco di due giornate”. Secondo l’accusa, Rocca e Mercurio erano stati contattati dall’allevatore di Sedilo Gianni Nieddu (ucciso poi a fucilate il 22 ottobre 2013 a Tossilo) e insieme a Cagliari avevano chiuso l’accordo per la cessione della droga a Deriu, il quale doveva poi venderla a un acquirente di Porto Rotondo. La conclusione dell’operazione risalirebbe al 17 giugno 2008, con gli spostamenti tracciati dal Gps, dalla zona di Orotelli, Iscra e Loculi. Infine la telefonata di Mercurio che riferisce a Nieddu di dire “all’amico che mancava della roba” e il ritrovamento a casa di Mercurio di oltre 250mila euro, incompatibili con qualsiasi attività lavorativa. Una ricostruzione demolita dalle arringhe dei difensori. Il processo si è chiuso oggi con l’assoluzione degli imputati.