È stata sospesa per sei mesi da ogni incarico nella pubblica amministrazione la responsabile dell’Ufficio finanziario e tributi del Comune di Borutta, piccolo centro di 250 abitanti in provincia di Sassari, accusata di peculato. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di finanza, la donna avrebbe sottratto complessivamente 360mila euro dalle casse comunali tra il 2021 e il 2024.
Il provvedimento interdittivo è stato disposto dal gip su richiesta della Procura e notificato dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Sassari. Oltre alla sospensione, è stato eseguito il sequestro preventivo di beni ritenuti di valore equivalente alle somme sottratte: due conti correnti, un’auto, un immobile a Sassari, 52 borse e accessori firmati di lusso e oggetti d’arredo in argento per un totale di 13,5 chili.
L’inchiesta ha preso avvio da una segnalazione della banca presso cui la funzionaria aveva i conti, che aveva rilevato movimenti sospetti. La segnalazione ha spinto il sindaco di Borutta a sporgere denuncia, dando il via all’indagine.
Secondo gli accertamenti, la dipendente avrebbe occultato le erogazioni indebite tramite mandati di pagamento dall’apparenza regolare. A questi seguivano operazioni bancarie con causali diverse, sostenute da documenti modificati, comprese buste paga manomesse per simulare emolumenti più alti del dovuto.
