“Abbiamo lavorato per anni su questo obiettivo, per questo sono particolarmente lieta. A mia memoria non erano mai stati firmati accordi sulle servitù militari”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, commentando l’intesa con la Regione Sardegna che ‘libera’ molte spiagge a ridosso dei poligoni di tiro e dà impulso ad attività di ricerca per alleggerirne l’impatto. L’accordo, spiega, è partito dall’ascolto di quelle che sono “le richieste profonde”, bilanciandole con “quello che è essenziale” per la Difesa: “Non vogliamo che la presenza della Difesa venga subita come oppressiva, ma che sia vista come una risorsa”.
Pinotti ha sottolineato che c’è “una presenza e anche un indotto importante, con 7mila militari, che non si poteva snaturare tutto ma con un lavoro importante si è potuto trovare un accordo soddisfacente per tutti”. Ora, assicura, “sarà mia cura far sì che l’implementazione di questo protocollo sia il più rapido possibile. Tutto quello che può essere fatto deve essere fatto subito, compreso l’investimento sulla ricerca, cui teniamo molto”. Il ministro ha quindi aggiunto che “per le decisioni strettamente connesse alla Difesa, che non riguardano altri ministeri, c’è la mia parola. C’è un altro campo, quello degli indennizzi, su cui non è coinvolto solo il ministero della Difesa, ma anche il ministero dell’Economia, e dobbiamo lavorarci insieme”.