Accoltellamento in classe al all’istituto tecnico “Einaudi” di Senorbì, a circa 40 chilometri da Cagliari. Uno studente di 16 anni ha ferito con un fendente da dietro un proprio compagno di classe, di 15 anni, mentre era in corso la lezione. Pare che poco prima tra i due ci fosse stata un’accesa discussione. Il 15enne è stato medicato dai medici del 118 ed inizialmente non sembrava grave. Alcune ore dopo i familiari hanno deciso di farlo visitare dai medici del Businco che lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Il fatto, avvenuto mercoledì scorso, è stato confermato all’ANSA dal dirigente scolastico Rosario Manganello, che è intervenuto subito dopo l’accaduto. Le indagini sono seguite dai carabinieri della stazione di Senorbì dipendenti dalla compagnia di Dolianova. I militari, che hanno segnalato l’episodio alla procura dei minori, mantengono la massima riservatezza sulla vicenda, vista l’età delle persone coinvolte. Il 16enne autore dell’accoltellamento è stato denunciato per lesioni aggravate.
“Provvederemo ad accertare come si sono verificati i fatti chiedendo una relazione al dirigente scolastico”. Lo ha detto all’ANSA il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, in relazione all’accoltellamento avvenuto in una scuola della provincia di Cagliari durante una lezione in classe. “In base a quello che emergerà, si valuterà se attivare le procedure amministrative per approfondire la vicende con l’invio di ispettori”, ha aggiunto il provveditore.
La prefetta di Cagliari Romilda Tafuri ha annunciato un imminente incontro in Prefettura con i rappresentanti di tutte le istituzioni pubbliche ed esponenti della Società civile. L’obiettivo è di compiere “un esame congiunto della condizione giovanile in sede locale, al fine di potere determinare insieme le eventuali azioni da porre in essere. La suddetta iniziativa si inserisce nell’ambito della più ampia strategia ordinariamente riservata alla prevenzione ed al contrasto di tutti quei fenomeni (tossicodipendenza, alcolismo, bullismo, etc.) che possono riflettersi negativamente sui giovani, e sul mondo della scuola in particolare”, spiega la Prefettura.
Foto da info.comune