La protesta dei cittadini di Tertenia contro la demolizione delle case abusive sorte a ridosso della costa ha ottenuto un doppio risultato: gli edifici sono ancora in piedi e le ruspe sono tornate nella Penisola.Da qualche giorno, non appena ricevuta la notizia delle imminenti demolizioni e l’arrivo dei mezzi pensati, centinaia di cittadini si sono mobilitati per impedire alle ruspe, trasportate da diversi camion, arrivassero a destinazione.
I residenti, tra i quali donne incinte e anziani, hanno bloccato le strade. Il sindaco di Tertenia Luciano Loddo ha inviato una lettera al prefetto, al ministro Cancellieri e al magistrato Domenico Fiordalisi (che ha firmato le ordinanze di demolizione) per chiedere lo stop delle demolizioni e far notare che la situazione potrebbe degenerare. In tanti ora attendono l’approvazione, in consiglio regionale, di una norma di legge presentata dal consigliere del Pdl Angelo Stochino per lo stop definitivo delle demolizioni.Oggi intanto la decisione di rispedire le ruspe nella Penisola.