Si è avvalso della facoltà di non rispondere il maestro di ballo algherese di 64 anni finito agli arresti domiciliari una settimana fa con l’accusa di atti sessuali con minore e minacce. L’uomo è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia dal giudice per le indagini preliminari, Antonello Spano, ma ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti. Difeso dagli avvocati, Elias Vacca e Nicola Satta, attenderà ai domiciliari gli esiti delle indagini, portate avanti dai carabinieri della stazione di Alghero e coordinate dal sostituto procuratore, Maria Paola Asara. A far partire l’inchiesta era stata la denuncia di una sua ex allieva che, non appena compiuti i 18 anni, ha deciso di raccontare quel che aveva subito quando aveva appena 14 anni. Rompendo quel muro di silenzio dettato dalla paura di non essere creduta, di essere derisa o addirittura di essere uccisa, era rimasta zitta per oltre quattro anni. Ora è assistita dalla Rete delle Donne di Alghero. La legale dell’associazione, Gavinuccia Arca, la rappresenterà in un eventuale processo in cui lei si costituirà parte civile così come la Rete, pronta a schierarsi in prima linea in rappresentanza di tutte le donne vittime di violenza.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…