È fissato per il prossimo 14 agosto l’interrogatorio di garanzia nei confronti del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna, Antonello Peru (Fi), e degli altri cinque indagati per concorso in abuso d’ufficio e in abuso edilizio, reati che per l’accusa sarebbero stati commessi nel corso dei lavori per la ristrutturazione di una casa a Marritza, sul litorale tra Sorso e Castelsardo, dove Peru risiede da poco tempo. I legali dell’esponente politico, gli avvocati Luigi Esposito e Marco Enrico, stabiliranno nei prossimi giorni se promuovere in quella sede – dinanzi allo stesso Gip di Sassari Giuseppe Grotteria, che ha emesso il provvedimento – istanza di revoca del divieto di dimora a Sorso per i prossimi quattro mesi. Certo, invece, il ricorso immediato al Tribunale del riesame per una prescrizione che tanto il leader azzurro quanto i suoi difensori considerano spropositato rispetto all’entità delle accuse e alla loro fondatezza. Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo della casa di Peru, che è anche componente della commissione Urbanistica e Ambiente del Consiglio regionale e che alle elezioni dello scorso anno è stato il più votato del centrodestra e il secondo più votato in assoluto.
“Sono molto sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura. Entro 10 giorni andremo dal giudice per chiedere il riesame immediato del provvedimento di sequestro e di divieto di dimora – ha commentato Peru -. Io ho una concessione edilizia per ristrutturazione e ampliamento di un immobile e ho fatto esattamente questo: una ristrutturazione e un ampliamento del 10%. Oggi l’immobile è identico al millesimo a quello che è previsto nella concessione. A me contestano la demolizione della casa e non l’ho assolutamente demolita totalmente. E questo è documentato”.