È finito agli arrestati domiciliari con l’accusa di violenza sessuale Francesco Carrara, il 53enne, istruttore subacqueo di Pula accusato da un turista francese di aver commesso atti sessuali nei confronti della figlia 14enne durante una immersione.
L’episodio risale al 31 luglio scorso. La 14enne era andata a fare una immersione con l’istruttore 53enne nello specchio di mare antistante Cala Verde. Mentre erano in acqua l’uomo avrebbe avvicinato la ragazzina, riuscendo ad approfittare di lei.
Tutta l’azione sarebbe stata ripresa da una telecamera che il genitore della 14enne le aveva consegnato prima dell’immersione. La ragazzina sotto choc non aveva raccontato nulla ai genitori una volta rientrata a casa dall’immersione. Ma la scena era finita nelle immagini registrate dalla microtelecamera subacquea e quando il padre le ha visionate si è precipitato dai carabinieri per denunciare tutto.
Un video che non lascerebbe spazio a dubbi. Il pm Emanuele Secci ha chiesto così una misura restrittiva ai domiciliari per il 53enne, istanza accolta dal Gip. Tra le motivazioni della custodia cautelare c’è il pericolo di reiterazione del reato visto che Carrara lavora come istruttore subacqueo. Contattato telefonicamente dall’ANSA, l’avvocato Stefano Cabriolu, che rappresenta il 53enne, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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