Abbanoa, per gli edifici di culto c’è la cauzione ridotta

“Per gli edifici di culto con bassi consumi è prevista la riduzione dei depositi cauzionali”, lo ha confermato Abbanoa dopo la presa di posizione della curia gallurese contro il pagamento delle cauzioni. “Le contestazioni della Diocesi di Tempio non hanno fondamento – ha spiegato Abbanoa – per le utenze parrocchiali con consumi inferiori ai 500 metri cubi l’anno (equivale a più del doppio della media dei consumi di una famiglia) è già prevista una notevole riduzione del deposito cauzionale: 132,23 euro anziché 956,46 euro. Basta semplicemente presentare una richiesta con autocertificazione dei consumi inferiori ai 500 metri cubi ed essere in regola con i pagamenti delle bollette. Inoltre come per tutte le utenze, anche quelle legate a luoghi di culto potevano ottenere l’esenzione totale del pagamento del deposito cauzionale eseguendo la domiciliazione bancaria entro lo scorso 31 dicembre. Chi l’ha richiesta o la richiederà successivamente a tale data ha comunque diritto al rimborso dell’importo versato. C’è una grande confusione legata alle utenze parrocchiali: al trasferimento di parroci spesso non segue la comunicazione ad Abbanoa del cambio di intestazione delle utenze. Ciò ha generato, per le parrocchie della Gallura, l’accumularsi di insoluti nel pagamento di ben 128 mila bollette per un importo complessivo che ammonta a circa 70mila euro. Abbanoa sta già lavorando con le Diocesi per mettere ordine a tale situazione”. Abbanoa ha quindi ribadito che non ha stabilito le tipologie d’utenza, un compito dell’Autorità d’Ambito.

“Gli edifici religiosi sono assieme a ospedali, scuole e case di riposo, e beneficiano della tariffa di ‘pubblica utilità’ che offre agevolazioni sulla fatturazione dei consumi – ha spiegato la società -. Il deposito cauzionale è stato disciplinato a livello nazionale dall’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e i Servizi idrici (Aeegi) per contrastare il fenomeno della morosità che ogni anno incide sulla qualità servizio”.

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