Niente da fare, domani – 25 luglio- sarà il giorno dello sciopero dell’acqua. E’ infatti fallita anche la mediazione del prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida e i sindacati dei lavoratori di Abbanoa e delle imprese d’appalto (Acciona e Idrotecnica) hanno confermato lo sciopero di 24 ore previsto per domani.
Nonostante la normativa preveda il mantenimento dei servizi minimi, è a rischio l’erogazione dell’acqua in tutta la Sardegna. Contestualmente allo sciopero è stata indetta una mobilitazione dei lavoratori in viale Trento a Cagliari (a partire dalle 10) e si parla, in queste ore, di un’altra manifestazione a Sassari. A nulla sono servite le rassicurazioni della Regione, con l’assessore dei Lavori Pubblici, Angela Nonnis, e neppure la notizia dello sblocco di 4,4 milioni di euro da parte dell’autorità d’ambito per le risorse idriche della Sardegna.
I rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil hanno, infatti, ritenuto gli impegni assunti insufficienti a revocare lo sciopero. I sindacati ricordano che l’esposizione debitoria di Abbanoa è pari a 800 milioni di euro, compresi i debiti con le banche, e che l’annunciata capitalizzazione, che potrebbe avere il via libera dall’Unione Europea il 31 luglio, porterà nelle casse del gestore idrico sardo circa 230 milioni. Inoltre mentre i dipendenti di Abbanoa hanno ricevuto lo stipendio con 20 giorni di ritardo, ma non la quattordicesima mensilità, quelli delle ditte d’appalto hanno tre salari arretrati.