Circa cinquemila persone, in prevalenza giovani e donne, stanno prendendo parte a Villacidro alla fiaccolata per ricordare Marta Deligia (nella foto), la barista di 27 anni strangolata ieri mattina all’alba dall’ex fidanzato Giuseppe Pintus, e per condannare il criminale fenomeno del femminicidio. Il paese ha inteso reagire – con questo lungo corteo silenzioso nelle vie cittadine, con arrivo in via Di Vittorio, davanti alla casa della giovane, luogo in cui è stata uccisa prima di essere portata dal suo ex in una strada di campagna e lì abbandonata – alla violenza sulle donne, unendosi idealmente alla famiglia di Marta, la madre Assunta e i due fratelli maggiori Antonello e Marco.
Il corteo, con la quasi totalità dei partecipanti che hanno in mano una fiaccola e palloncini rosa e bianchi, è partito poco dopo le 19 dal piccolo parco comunale all’angolo di via Monti Mannu, proseguendo nella via Nazionale, via Repubblica, piazza Lavatoio, via Parrocchia, via San Gavino, per concludersi infine in via Di Vittorio, davanti all’abitazione di Marta. Un silenzio spettrale ha accompagnato la fiaccolata, che vede in prima fila il sindaco di Villacidro, Teresa Pani, e poco dietro l’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci.
“Questo evento commemorativo – hanno spiegato le organizzatrici – ha come scopo quello di sensibilizzare il più possibile tutte le comunità, per prima quella villacidrese, sull’allarme sociale dilagante che questo fenomeno sta raggiungendo. Vogliamo ricordare Marta e il suo sorriso che è stato spento per sempre solo per avere detto ‘no’ a un uomo”.