È appena approdata di mattina al molo per le merci alla rinfusa del Porto Canale di Cagliari la nave Dattilo della Guardia costiera nazionale con a bordo 931 profughi, salvati nei giorni scorsi a largo delle coste libiche. A bordo ci sono anche tre morti. La Capitaneria di porto sta coordinando tutte le operazioni in banchina; la Prefettura – con Questura, Protezione civile, Asl, Croce rossa italiana, associazioni di volontariato ed enti coinvolti nell’accoglienza – hanno allestito il campo con le tende per le viste mediche e le operazioni di identificazione. Dalla nave Dattilo, come già accaduto in passato, saranno sbarcate per prime le salme dei migranti, poi i profughi con problemi di salute e i bambini. Tra i 931 migranti ci sono 616 uomini, 102 donne e 202 bambini, anche molto piccoli. Nonostante l’emergenza posti letto, le Prefetture dell’isola sono riuscite a individuare le strutture che accoglieranno i migranti: 440 resteranno a Cagliari, 282 a Sassari, 122 a Nuoro e 87 a Oristano.
Sono morti molto probabilmente per schiacciamento i tre migranti arrivati già cadaveri a bordo della Dattilo. Il medico legale, Roberto Demontis, è salito sulla nave per esaminare le salme. Si tratta di maschi di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Sui corpi, a quanto si è appreso, non sono stati riscontrati segni di violenza o ferite riconducibili ad armi, quindi l’ipotesi più accreditata come causa della morte è lo schiacciamento mentre si trovavano sui gommoni partiti dalle coste della Libia. In queste ore le autorità stanno decidendo se procedere o meno con l’autopsia.