500 ettari distrutti nell’incendio in Gallura, chiesta calamità naturale. Polemiche sui Canadair

La Sardegna brucia ancora, e oltre alle fiamme divampano anche le polemiche sui ritardi dei soccorsi. Mentre il rogo scoppiato ieri a Golfo Aranci, dopo oltre 24 ore di estenuanti interventi, sembra ora sotto controllo, anche grazie all’intervento di due aerei della Protezione civile – uno proveniente da Ciampino e l’altro da Olbia -. Ma le polemiche sulla modalità di intervento dei mezzi aerei scaldano ulteriormente il clima e non accennano a diminuire, tanto da portare il sindaco di Golfo Aranci a parlare di “assenza dello Stato”, e a chiedere lo stato di calamità naturale. Intanto, mentre vanno avanti le operazioni di bonifica, da una prima stima ufficiale del rogo gli agenti della Forestale parlano di circa 400/500 ettari di area di Interesse comunitario andate distrutte a Capo Figari. “Ormai non c’è più nulla da bruciare”, commenta rammaricato il primo cittadino Giuseppe Fasolino. Il sindaco di Golfo Aranci accusa: “I mezzi aerei avrebbero dovuto alzarsi in volo all’alba. Invece uno dei due Canadair di base a Olbia ha avuto dei problemi tecnici ed è riuscito ad arrivare a Golfo Aranci solo verso le otto. Poi, solo grazie all’intervento del Presidente della Regione Ugo Cappellacci che si è mobilitato in prima persona, siamo riusciti ad ottenere un secondo aereo arrivato da Ciampino intorno alle 8.30.

Nel frattempo però le fiamme hanno distrutto quel poco di vegetazione che ieri non era riuscita a bruciare. In una giornata di allerta come quella di ieri – conclude – è assurdo che su 19 Canadair di base in Italia, appena sette fossero operativi per rispondere alle esigenze di tutte le Regioni”. Stamani si è rischiata una nuova tragedia quando un volontario ha accusato un forte dolore al petto: si è subito pensato ad un principio d’infarto, l’uomo è stato soccorso dal 118 e portato in ospedale per accertamenti. Intanto si lavora anche sul fronte delle indagini: prende sempre più corpo l’ipotesi dolosa. Gli agenti della Forestale, in una stradina di penetrazione che conduce in località “Case rosse”, luogo da dove sarebbe partito l’incendio, hanno recuperato un accendino. Gli agenti inoltre stanno analizzando i filmati del sistema di videosorveglianza, di proprietà del Comune di Golfo Aranci, proprio in quell’area: gli investigatori non escludono di riuscire a estrapolare delle immagini che possano aiutare l’attività investigativa. Oggi intanto ancora altri roghi in Sardegna. A Quartucciu, a pochi chilometri da Cagliari, nelle vicinanze della Statale 125. In azione anche un elicottero del servizio regionale. A San Vito, nel Sarrabus, le fiamme hanno anche interessato la parte esterna di un’abitazione, adibita a legnaia, distruggendola. Fiamme anche a Arzana, in Ogliastra, e a Soleminis e Selargius, nel Cagliaritano.

Antonello Manca (ANSA)

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