‘4 Hotel’ di Barbieri a Cagliari, 3 mesi dopo il bilancio degli albergatori: “Più visite, ma la città è ancora acerba sull’accoglienza”

di Lorenzo Musu

Non ci sono dubbi. La puntata cagliaritana della nuova stagione di 4 Hotel ha fatto bene ai partecipanti, ma soprattutto, alla città. La trasmissione condotta dallo chef bolognese Bruno Barbieri ha giocato da ‘vetrina’ per gli alberghi in sfida e per il territorio cagliaritano, spesso valorizzato durante l’episodio che da oggi uscirà in chiaro su Tv8, ogni lunedì alle 21.30. Sono gli albergatori stessi a confermarlo, tre mesi esatti dopo la prima uscita della puntata su Sky e Now.

“Da subito ci siamo accorti dell’enorme pubblicità e visibilità portata da 4 Hotel”, sostiene Luca Paschina, titolare dell’Hotel Aristeo in viale Regina Margherita 6 e vincitore dell’edizione di Cagliari. “Abbiamo ricevuto molti più ospiti del solito dall’uscita della puntata. Purtroppo siamo in un’isola, chi partecipa in centro Italia ha un flusso ancora maggiore. Tuttavia, diversi clienti sono venuti da fuori, chiedendo della degustazione di mieli sardi, uno dei servizi che ci ha fatto trionfare. Ne abbiamo venduto molto di più dopo la puntata. Ci vengono chieste di continuo anche le escursioni – sottolinea Paschina – come quelle di Nora, Cagliari sotterranea e giri in barca che offriamo. È stato bello far vedere che a livello di escursioni la Sardegna offre altro oltre il mare, a livello gastronomico e territoriale. La destinazione turistica è la vera ‘mission’ del programma”.

Il proprietario della struttura distante pochi metri dalla Marina ha poi parlato della gestione del programma e dell’influenza avuta su attività e territorio. “Noi abbiamo vinto, ma posso dire che a prescindere siamo tutti usciti bene dalle riprese. La puntata è stata molto divertente, aveva un tenore leggero e simpatico. Ma la cosa più importante è aver valorizzato il territorio – afferma il giovane imprenditore. Cagliari ha avuto il palcoscenico che meritava, questa pubblicità era importantissima, smuove l’interesse nazionale. Per me la città è ancora acerba, solo adesso stanno nascendo servizi di qualità, realtà di fascia alta. Ne avevamo bisogno”.

Anche se quella di quest’anno è stata la prima edizione senza una somma in denaro come vincita, Paschina spiega come il programma porti, ad ogni modo, nuove possibilità e idee. “Alla fine è la pubblicità quello che conta, il programma da una visibilità incalcolabile. Sappiamo che anche le repliche, a distanza di anni, portano clienti, una forza senza paragoni. Siamo aperti solo dal 2019 – dice il titolare dell’Aristeo – quindi per noi è tutto un migliorarsi 2019. Ciò che ricaviamo dalla trasmissione lo prendiamo anche dal singolo cliente. Nel particolare, se un ospite richiede un qualcosa che ancora non abbiamo ci assicuriamo che il giorno dopo sia in hotel. Ci sono cose che non possiamo cambiare, essendo in un contesto condominiale, facciamo ciò che è possibile. Un’esperienza indimenticabile quanto faticosa: “Divertente ma anche impegnativa, a tratti stressante. Abbiamo fatto 11-12 ore di ripresa al giorno. É stato come essere in un set cinematografico, un vero e proprio lavoro. Non essendo abituato a quel contesto sei emozionato e in fermento”.

Anche Mauro Cogliolo del Neko Boutique Hotel, tra via Sonnino e via Garibaldi, la pensa allo stesso modo sull’impatto generato dalla trasmissione. “4 Hotel ha avuto un ottimo riscontro a livello pubblicitario, sia sul piano personale che aziendale: molti cagliaritani prima non conoscevano la struttura, adesso si. E il grosso deve ancora venire con l’uscita in chiaro della puntata, che è stata la prima girata in Sardegna”. Secondo Cogliolo tuttavia ci sono state più visualizzazioni post trasmissione, ma vista la stagione bassa ci aspettiamo alti numeri dalla primavera con la ripresa dei voli. “Sono sicuro che arriveranno, spero quindi di lavorare meglio nel nuovo anno. È uscita una buona puntata: hanno valorizzato bene sia l’hotel sia il territorio. Chi l’ha già vista ha avuto la mia stessa impressione”.

Nonostante i pochi cambiamenti in termini di affluenza, non sono mancate curiose richieste post programma. “È già capitato qualche volta che un cliente fosse più attento o avesse visto una camera in particolare. Alcuni chiedono precisamente quella di Barbieri. E sullo chef da sette stelle Michelin: “ È un professionista. Appariva quando c’erano le riprese, non ci dava tanta confidenza. Comunque molto disponibile, ho anche avuto il piacere di farci una passeggiata a Castello” Un’esperienza che ha insegnato e dato tanto al proprietario del Neko: “Seguivo già la trasmissione. Una cosa che ho sempre capito, e cerco di applicare, è l’evitare la plastica. Quindi essere più green, eliminare i prodotti monodose. L’indirizzo è quello. Inoltre, grazie al programma è nata una sorta di collaborazione fra colleghi, ci aiutiamo a vicenda. Nel caso in cui uno di noi avesse tutte le stanze occupate e ricevesse altre richieste gira il cliente ad un altro hotel partecipante.

Filippo Nieddu, titolare dell’hotel L’Ambasciata in via Sicilia 12, conferma le parole sull’affluenza pronunciate da Cogliolo. “Finora nessun grande cambiamento, purtroppo la puntata è stata girata troppo tardi, a fine stagione. Aspettiamo il 2025 per avere un riscontro”. Nel caso di Nieddu, rari i casi di clienti arrivati apposta dopo il programma e nessuna richiesta particolare. È fiducioso nella stagione estiva, anche se “la mancanza di collegamenti all’Isola rende le cose difficili. Lancio un appello alla politica. Spero la situazione cambi – afferma il gestore de L’Ambasciata – . Penso comunque che il programma abbia valorizzato l’attività, suscitato curiosità e dato visibilità, anche personalmente. A volte la gente mi riconosce, mi ferma per strada o sta davanti all’hotel perchè l’hanno visto in tv”. Come gli altri partecipanti, Nieddu confessa di aver tratto consigli preziosi dal programma. “Dopo aver partecipato alla trasmissione ho capito di dover fare più attenzione ai particolari: luci, decorazioni, gestione del personale. Bisogna avere cura dei dettagli, controllare le piccole cose”. Per lui nel complesso “una bellissima esperienza, non so se me ne ricapiterà più una così. Tra le cose che mi porto dietro con il sorriso, oltre gli insegnamenti, penso che aver conosciuto Lucina Cellino sia la cosa più simpatica. Ricordo la sua sfrontatezza nel pronosticare più volte la vittoria: il fatto che abbia perso non sminuisce la sua struttura, la più bella oggettivamente”.

Nieddu fa riferimento al dubbio episodio che ha riguardato la direttrice di Villa Fanny (via Don Bosco 8) nel momento delle votazioni finali, in cui si decideva il vincitore dell’edizione cagliaritana di 4 Hotel. Episodio su cui la Cellino è ritornata con sarcasmo e leggerezza. “Ci sono stati momenti di confronto che potevano essere di tensione, invece finiti bene. La competizione per la vittoria faceva tirare a ognuno acqua al suo mulino, io la tiravo meglio di tutti. Battute e discussioni, anche accese, si sono poi risolte. Basti pensare che una volta finite le riprese siamo usciti a cena insieme”. La proprietaria della struttura a due passi dall’orto botanico ha tuttavia espresso il suo rammarico sul metodo utilizzato per giudicare gli hotel: “Sull’esito non sono comunque d’accordo, per me valutazione ingiusta. Il confronto era impari. Si è usata la stessa misura su hotel di diversa fascia. Noi siamo un quattro stelle e abbiamo servizi che le altre strutture non hanno, che quindi in assoluto sono un vantaggio. Nonostante questo abbiamo perso, ma ne sono contenta. Da molti ho sentito ‘avresti dovuto vincere tu’: se fosse davvero successo avrebbero detto che era scontato e non avrei ricevuto complimenti. In più sono orgogliosa del voto più alto ricevuto dallo chef Barbieri. Mi sento la vera vincitrice”.

Neanche da parte sua è mancato il commento sull’influenza che 4 Hotel ha prodotto una volta uscita la puntata. Influenza ancora parziale vista la stagione in corso: “Ci siamo resi conto della visibilità ottenuta dagli ospiti venuti da noi parlando del programma. Tutte impressioni positive al momento, ma visto che siamo in un’isola non ci sono stati troppi cambi di affluenza. Credo che le riprese siano state una grande vetrina e abbiano fatto giustizia all’hotel. Nessuna richiesta specifica. Chi viene qua sa i servizi che abbiamo e anche quelli che non abbiamo. Il nostro posto – aggiunge la Cellino – è esclusivo: per questione di spazi non avremo servizi come la spa ma ne abbiamo molti altri che seguono la linea di un posto tranquillo, in cui si viene trattati come a casa. Da quest’esperienza – conclude – porto dietro giudizi, critiche costruttive che aiutano a migliorare. Cercherò di trarre vantaggio dai consigli dati”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share