L’ex sindaco di Sassari ed ex presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau (Pd), non commise alcuna indebita pressione sul costruttore Nicolino Brozzu per indurlo a ritirare il ricorso presentato contro la pratica edilizia che portò alla nascita del centro commerciale Tanit, alle porte della città. Lo ha deciso il Tribunale di Sassari accogliendo la richiesta di assoluzione formulata dal pm Giovanni Porcheddu sulle ipotesi di abuso d’ufficio, tentata concussione e falsità ideologica. Per l’accusa di abuso d’ufficio per la votazione del Piano urbanistico comunale approvato nel 2008 dal Consiglio comunale di Sassari, il collegio presieduto da Salvatore Marinaro ha, invece, dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Dopo undici anni si chiude così la vicenda giudiziaria nata dalle accuse dell’imprenditore edile, in seguito alle quali Ganau – attualmente consigliere regionale del Pd – era finito sul banco degli imputati assieme all’ex assessore comunale dell’Urbanistica, Valerio Meloni, all’allora responsabile del Suap, Gianfranco Masia, e all’ex consigliera comunale Dolores Lai e ai tecnici convenzionati per la redazione del Puc, Pietro Cozzani e Francesco Luigi Antonio Dettori. Questi ultimi tre erano accusati solo per la fattispecie di abuso d’ufficio nella votazione del Puc.