Le storie dei talenti sardi che vivono e lavorano all’estero e, per ognuno di loro dieci proposte operative e concrete per risolvere le criticità isolane. Questo al centro della presentazione del Decalogo dei Talenti Sardi all’Estero, appuntamento di domani a Cagliari, nella sala della Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta, 2), a partire dalle 10,30.
Si tratta del rapporto periodico redatto a cura dell’istituto Fernando Santi, illustrato con una pubblicazione, materiali video. Domani saranno presenti alcuni espatriati che, con le loro stesse voci, potranno accennare alle loro biografie e fare proposte pragmatiche per risolvere alcuni dei problemi dell’isola. Sostengono l’iniziativa la Fondazione di Sardegna e l’assessorato regionale al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale.
Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi del presidente nazionale del Santi, Pierpaolo Cicalò, e del responsabile culturale del progetto Giuseppe Corongiu. Questo è il secondo rapporto presentato in pochi anni dall’associazione di tutela intitolata all’illustre sindacalista, esponente di spicco del socialismo italiano e della Cgil.
Nel documento, che verrà distribuito gratuitamente, sono raccontate 17 storie diverse con le relative proposte di cambiamento per la Sardegna. Dopo la proiezione di una serie di testimonianze video è previsto l’intervento di Lulay Melis (adolescente originaria di Asuni e proveniente dalla Svizzera), Tiziana Corda (accademica esperta di romanticismo tedesco nell’università di Berlino), Genri Fais (organizzatore culturale e terapeuta proveniente anch’egli dalla Svizzera) e Michela Venturi (manager di una casa farmaceutica danese). Emblematica la presenza di Simone Onnis, musicista, che si divide tra la sua città natale Quartu Sant’Elena e la città di Ronda in Andalusia e quella di Ilse Atzori, poetessa e esperta dell’arte del tappeto, nata in Germania da lavoratori sardi e poi rientrata a Isili, comunità di cui oggi è assessore comunale alla cultura.