Enrico Berlinguer

40 anni senza Berlinguer, incontri a Cagliari e Sassari per la lezione della storia

di Manuela Vacca

Quel giorno Roma era un mare di bandiere rosse e corone di fiori dello stesso colore. Era il 13 giugno 1984 e una folla sterminata riempiva piazza san Giovanni e le vie dove il corteo con la bara di Enrico Berlinguer sfilava dalla sede del Pci in via delle Botteghe Oscure.

Lo storico segretario del Partito comunista italiano era spirato tre giorni prima all’ospedale di Padova, a seguito dell’ictus cerebrale che lo aveva colto durante il comizio del 7 giugno, in diretta televisiva, per la campagna elettorale delle Europee. La sua morte, annunciata in tv in un’edizione speciale del telegiornale nazionale, colpiva l’Italia intera, anche chi non ne condivideva la visione ma ne riconosceva la statura di uomo coerente e rigoroso.

Sono passati 40 anni dalla scomparsa del leader che fu tra i maggiori protagonisti delle storia repubblicana in un frangente di grandi cambiamenti. Allo scopo di tenere viva la memoria del suo pensiero critico come contributo alla Storia e strumento di riflessione per la comprensione del contemporaneo sempre più incerto, la Regione Sardegna ha pensato a un’iniziativa che possa coinvolgere la comunità sarda senza escludere i più giovani. “La lezione della storia: 1984 – 2024 | 40 anni senza Berlinguer” è il titolo scelto per raggruppare due incontri, uno a Cagliari e l’altro a Sassari per i quali questo quotidiano è media partner con La Nuova Sardegna e il gruppo Sae Sardegna. Il primo appuntamento si tiene nel capoluogo giovedì 28 novembre. Il secondo è in programma il 12 dicembre.

I pensieri lunghi di Berlinguer, fedele all’idea di un nuovo pensiero di democrazia come via di futuro possibile, furono l’espressione di progetti a gittata lontana, traiettorie studiate per imbastire nuovi dialoghi tra il passato e il domani. Quindi democrazia, giustizia sociale e solidarietà i valori fortemente sentiti. Il rigore del politico sassarese, sfociato nella visione incarnata dal “compromesso storico”, lasciò l’impronta nella vita politica del Paese.

“La Sardegna, terra che ha dato i natali a Berlinguer, non può che essere il luogo ideale per rinnovare il ricordo di un uomo che ha segnato la storia politica del nostro Paese”, le parole della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che non imprigiona gli eventi in nella sola dimensione celebrativa.

Lo spiega: “Questo anniversario non è solo un tributo al passato, ma un’opportunità per aprire un dialogo sul futuro. La Sardegna si fa promotrice di una riflessione che, partendo dall’esempio di Berlinguer, affronta le grandi sfide del nostro tempo, dal valore della partecipazione politica al ruolo della verità in una società sempre più complessa. Invitiamo tutti i cittadini, e in particolare i giovani, a partecipare e a contribuire con le loro idee a questa importante occasione di confronto”. Sul ruolo del politico afferma: “Enrico Berlinguer ha rappresentato un esempio di coerenza e impegno civile che oggi, a quarant’anni dalla sua scomparsa, continua a parlare alle coscienze di tutti noi”.

Il programma

Giovedì, alle 16,45 giovedì nell’Auditorium della Manifattura Tabacchi di Cagliari, sono attesi diversi ospiti. Si inizia con una figura storiche della sinistra isolana come l’ex senatore Gavino Angius, la giornalista ed europarlamentare Lucia Annunziata, i giornalisti Marco Travaglio, Carlo Verdelli e Francesco Verderami. A dialogare con gli ospiti Luciano Tancredi, direttore editoriale del Gruppo Sae e di Sardinia Post, Giacomo Bedeschi, direttore della Nuova Sardegna, e giornalisti delle due testate. In chiusura interviene anche la presidente Alessandra Todde.

Il secondo appuntamento, il 12 dicembre nell’Auditorium provinciale di via Monte Grappa a Sassari, vede alternarsi al microfono i giornalisti Giovanna Botteri e Maurizio Mannoni, l’esponente storico della sinistra italiana ed ex premier Massimo D’Alema, la senatrice e presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Barbara Floridia e l’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu.

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