Tossilo, tre ricorsi al Tar per bloccare l’inceneritore

Sono tre i ricorsi al Tar contro il nuovo inceneritore di Tossilo (Macomer) voluto dalla giunta Pigliaru. Al comitato Non Bruciamoci il futuro si sono infatti aggiunti l’associazione Zero Waste Sardegna e l’Unione dei comuni della Barbagia. Se da Olzai, Sarule, Gavoi, Lodine, Ollolai, Tiana, Oniferi e Ovodda arriva la richiesta di bloccare l’intervento, non si può dire altrettanto delle amministrazione del Marghine, nonostante i consigli comunali di Silanus, Birori, Bortigali e Bolotana abbiano deliberato contro il progetto di ampliamento dell’impianto per la combustione dei rifiuti. Ora l’ultima parola sulla legittimità dell’opera spetta  ai giudici amministrativi, che potrebbero esprimersi sulla legittimità dei ricorsi depositati dallo studio legale Barberio&Porcu di Cagliari già ai primi di dicembre.

Duro il commento della sindaca di Olzai Ester Satta: “Siamo in presenza di un’opera dannosa, che va contro gli interessi della popolazione e la loro salute. Ricordo perfettamente il programma del presidente Pigliaru, spiace contastare che nonostante parlasse apertamente di strategia Rifiuti Zero, condannando l’incenerimento come una pratica da abbandonare, abbia dato il via libera al progetto. Qualcosa è cambiato nei programmi della Regione o il presidente non ha rispettato l’impegno con i suoi elettori”.

Rincara la dose Franca Battelli dell’associazione Zero Waste Sardegna: “Era necessaria un’analisi seria delle alternative che le amministrazioni, a cominciare dalla Regione, non hanno effettuato L’incenerimento dei rifiuti è considerato a livello internazionale il sistema di trattamento più impattante per ambiente e salute. Nel nostro territorio la presenza di diossine è già stata accertata nel 2010, come comunicato dall’Asl di Nuoro. Ciononostante non sono stati effettuati studi o monitoraggi sul bioaccumulo di sostanze tossiche e cancerogene né sulla relazione tra esposizione della popolazione a fattori cancerogeni e presenza di neoplasie maligne, come peraltro la stessa Asl di Nuoro si era impegnata a fare con due diversi studi epidemiologici ufficialmente programmati, ma mai realizzati”.

E le preoccupazioni aumentano in virtù di quanto sancito dai documenti autorizzativi emessi dalla Provincia, dove “si dice esplicitamente che il confronto della performance emissiva sulle diossine non è attendibile e che la nuova linea d’incenerimento determinerà un aumento delle emissioni di anidride solforosa e di altre sostanze inquinanti”, ricorda Battelli.

Sono questi problemi che non si è posto il Centro Epidemiologico dell’Asl di Nuoro, il cui parere è stato fatto proprio dal Savi e dalla giunta regionale. Per il centro nuorese, la condizione di salute dei residenti nel distretto di Macomer non è infatti preoccupante. “Di diverso parere Isde – Medici per l’ambiente Sardegna, che nell’analizzare gli stessi dati ha messo in evidenza,per numerose importanti patologie un’incidenza percentuale maggiore nel distretto di Macomer rispetto agli altri distretti presi in esame, dimostrando l’inconsistenza e la superficialità della valutazione dell’ASL”, si legge nel comunicato del comitato Non Bruciamoci il futuro.

Per Franca Battelli sussistono inoltre problemi di carattere procedurali, visto che “sono state stravolte le indicazioni del Piano regionale dei rifiuti e dalla delibera di approvazione dello stesso”. La delibera sostiene indiscutibilmente la scelta di uno scenario di incenerimento a due poli (Cagliari, nord-Sardegna), prevedendo per Tossilo soltanto l’adeguamento del suo sistema per poter svolgere una funzione transitoria ed essere poi dismesso. Gli atti di approvazione della Valutazione d’impatto ambientale e dell’Autorizzazione Integrata Ambientale confermano che è stata operata una scelta difforme da queste indicazioni, realizzando di fatto uno scenario a due poli che comprende Cagliari e Macomer, neppure lontanamente essere stato preso in considerazione dal Piano”.

P.L.

 

 

 

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share