In Sardegna i rifiuti indifferenziati finiscono direttamente nelle discariche di Sassari, Olbia, Ozieri, del Consorzio industriale di Oristano e di quello del Medio Campidano. Gli impianti di termovalorizzazione presenti nell’isola sono due: uno a Macchiareddu, nel Consorzio industriale di Cagliari gestito dal Tecnocasic, e l’altro a Tossilo, Macomer.
L’impianto di Tossilo è fermo dal 2016. Da allora, la Regione ha speso oltre 45 milioni di euro per rimetterlo in funzione, attraverso un lungo e complesso processo di revamping. “Ora è nuovo, è pronto da due anni, è pronto per essere fatto partire nel migliore dei modi e nel rispetto di tutte le regole”, ha dichiarato l’assessora all’Ambiente, Rosanna Laconi, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, come riportato dall’Ansa. “Dopo lo stop, la Provincia di Nuoro sta esaminando una parte documentale che sembrava carente e che è stata integrata. Appena arriverà l’ok, si potrà iniziare il collaudo, che deve essere fatto con i rifiuti”, ha aggiunto. “L’assenza del termovalorizzatore di Tossilo si sta facendo sentire. È un impianto integrato a un sistema e quando uno solo degli elementi non è attivo, manda in crisi tutto il resto. Questo sta portando all’esaurimento delle discariche di Ozieri, Olbia e Sassari”.
L’assessora Laconi ha poi detto: “Se fosse per me, sarebbe aperto domani. Siamo entrati ad aprile scorso e da allora stiamo lavorando su questo, è il primo dossier che ho trovato sulla mia scrivania”.