La Procura di Sassari ha deciso di sequestrato lo stabilimento della Gesam, la ditta di rifiuti dove da quattro giorni i vigili del fuoco sono ancora al lavoro per finire di domare un maxi rogo scoppiato sabato. L’ipotesi di reato è pesante: incendio doloso aggravato.
A Sassari, in località Truncu reale, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo ecologico che hanno messo i sigilli all’impianto della zona industriale. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di incendio doloso. Le indagini sono affidate ai militari del Noe, guidato dal comandante Andrea Ceron.
Le verifiche della polizia giudiziaria, tuttavia, potranno cominciare solo quando il sito sarà agibile, non appena i pompieri termineranno la bonifica con il raffreddamento della spazzatura. Diversamente il fuoco continuerà a camminare. Compito dei carabinieri sarà quello di stabilire l’esatta natura del rogo. E la relazione che produrranno i tecnici dei vigili del fuoco rappresenterà un pezzo importante delle indagini.
Sul fronte della bonifica, la giornata di ieri è stata dedicata allo smassamento dei cumuli solidi e la Protezione civile comunale ha inviato sul posto un escavatore con un braccio di 20 metri che ha eseguito la demolizione controllata di una porzione della struttura.