Progetto di gemellaggio tra le Regioni promosso dal dipartimento di Protezione civile nazionale per rafforzare le strutture operative destinate alle attività di vigilanza e lotta attiva al fuoco. I numeri in Sardegna parlano di 300 volontari dalla Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e dall’associazione nazionale Alpini: resteranno fino al 25 agosto e si avvicenderanno per supportare le organizzazioni di volontariato locali, il Corpo forestale, Forestas e le compagnie barracellari nelle attività di spegnimento.
I numeri sono stati illustrati dall’assessora alla Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, col direttore generale della Protezione civile, Mauro Merella, il direttore generale della Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, Amedeo Aristei, in visita alla squadra di volontari friulani, il presidente della rappresentanza regionale del volontariato di Protezione civile della Sardegna, Emilio Garau, e una rappresentanza dei volontari ospiti nei campi base dell’Isola.
Dal 29 giugno, la Regione partecipa al progetto “Gemellaggi antincendio boschivo”. L’assessora ha ringraziato i partecipanti e sottolineato l’importanza del progetto, ormai alla sua seconda edizione dopo anni di assenza, ed evidenziato quanto sia prezioso per la Regione il contributo dei volontari provenienti dalla penisola, a supporto del lavoro svolto con costanza e dedizione dai nostri volontari, soprattutto in questo periodo così complesso per gli incendi boschivi.
I campi base attivati sono 9: Monastir, Villacidro, Sinnai (due campi), Assemini, Isili, Bonorva, Santa Teresa di Gallura e Macomer. In totale – fino al 31 luglio – sono stati 87 gli interventi di spegnimento ai quali hanno partecipato i volontari, con oltre 200 attività di pattugliamento.